“Visto il silenzio assordante dell’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, in seguito all’appello lanciato durante la conferenza stampa dello scorso 9 febbraio, come già preannunciato, il Comitato Salvare l’Ospedale Piemonte sta organizzando una nuova grande manifestazione fissata per il 16 marzo, per scongiurare la chiusura della storica struttura sanitaria”, così si legge nella nota diffusa oggi dal comitato “Salvare l’ospedale Piemonte”. A tal proposito, il Comitato chiama a raccolta tutti i soggetti che, all’indomani dell’Assemblea pubblica del 24 novembre a Palazzo Zanca, avevano sottoscritto il documento inviato all’assessore Borsellino, in cui si fissano alcuni punti importanti, quali il “mantenimento dell’attività sanitaria dell’ospedale Piemonte nell’attuale organizzazione, secondo la dotazione di 78 posti letto, distinti nelle specialistiche”; il “ripristino immediato dell’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia del presidio Papardo”; l’“integrazione con l’Irccs Centro Neurolesi Bonino-Pulejo”, auspicando che “la rimodulazione dell’organizzazione del piano posti letto regionale tenga conto delle attuali proposte d’integrazione”; il “mantenimento dell’attuale struttura sanitaria dell’Ospedale Piemonte”; l’auspicio per la nuova Azienda Irccs-Piemonte di “nuovi posti letto di riabilitazione e recupero di lungodegenza”. Firmatari del documento: il sindaco, Renato Accorinti; il responsabile scientifico dell’Irccs Centro Neurolesi Bonino-Pulejo, Placido Bramanti; i rappresentanti di categoria dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl; il comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte”; il comitato Sanidea. “Riteniamo che, a seguito di un impegno sottoscritto in un documento in cui tutti i soggetti interessati unanimamente si rivolgevano all’Assessore regionale alla Salute, oggi questi stessi rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle forze sociali, dei comitati spontanei e della comunità scientifica, debbano tornare a far sentire la propria voce e, stavolta, nel modo più forte possibile, affinché finalmente l’assessore Borsellino esca dalle sue stanze per colloquiare con la città e non più dare mandati al burocrate di turno posto quale direttore amministrativo dell’Azienda Papardo-Piemonte”, questo l’accorato appello di Marcello Minasi, presidente del Comitato. E aggiunge: “Ormai non ci sono più scuse. Vogliamo che si dica chiaramente quale sia il destino dell’Ospedale Piemonte, ovvero se esso verrà chiuso o continuerà ad esistere meramente quale struttura, ma non più come punto di Emergenza-Urgenza, piuttosto, come succursale del Centro Neurolesi cui verranno “regalati” i locali ristrutturati con le risorse economiche dell’Azienda Papardo-Piemonte”. “All’ennesima manifestazione del 16 marzo – conclude Minasi – ci aspettiamo la partecipazione massiccia dei diretti interessati affinché non chiuda l’ospedale che serve il centro di Messina e parte della Provincia. Il nostro appello, dunque, si rivolge pure agli stessi abitanti messinesi e ai rappresentanti delle circoscrizioni e delle amministrazioni comunali coinvolte in questo prospettato scempio. Chiediamo, inoltre, la presenza della rappresentanza messinese all’Assemblea Regionale e al Parlamento, per fornire il resoconto del proprio impegno profuso a favore del Piemonte e garantire il proprio supporto per il mantenimento dell’ospedale in quanto tale col Pronto Soccorso e i reparti imprenscindibili per mantenerne tale qualità”.
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