Per tre anni, a partire dal 2015, Terna, gestore della rete elettrica nazionale, ha monitorato le migrazioni degli uccelli attraverso due “sentinelle”, ovvero due sofisticati radar posizionati sulle due sponde dello Stretto di Messina, registrando 115mila transiti e raccogliendo dati importanti per lo studio del comportamento dell’avifauna.
Il monitoraggio si è reso necessario a seguito di installazione dell’elettrodo “Sorgente-Rizziconi”, realizzato da Terna con un investimento di oltre 700 milioni di euro, che unisce la Sicilia alla Calabria, e quindi all’Europa, grazie al più lungo cavo sottomarino a corrente alternata al mondo. L’esigenza del gestore della rete elettrica nazionale era quella di verificare, su richiesta del Ministero dell’Ambiente, se la nuova infrastruttura interferisse con il passaggio degli uccelli migratori sullo Stretto di Messina.
Il monitoraggio, in collaborazione con l’associazione scientifica Ornis Italica ha dimostrato che in oltre tre anni di osservazioni non sono avvenute collisioni dell’avifauna con la linea elettrica che collega la Sicilia alla terraferma.
«Contemporaneamente – fa sapere l’azienda – è stato condotto uno studio sui dissuasori dell’avifuana, dispositivi che rendono le linee elettriche più facilmente percettibili dagli uccelli in volo, con monitoraggi giornalieri sotto le nuove linee elettriche, che ne hanno confermato l’efficacia e l’utilità». Circa 15.000 dissuasori sono stati installati, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale a salvaguardia degli ecosistemi, per evitare qualsiasi collisione con i flussi migratori di volatili che transitano sullo Stretto di Messina.
«I radar per il monitoraggio degli uccelli – ha aggiunto l’Azienda – si sono rivelati strumenti più efficaci dei comuni GPS e hanno permesso di catturare ogni momento con precisione, 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, e indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. L’uso dei radar per ottenere informazioni su vasta scala sulle migrazioni di uccelli, pipistrelli e insetti, si sta diffondendo in tutto il mondo: Terna ha fatto da apripista con il suo innovativo progetto nello Stretto di Messina, a conferma dell’approccio dell’azienda alla sostenibilità e l’attenzione alle esigenze della comunità locale e dell’ambiente, imprescindibile nella pianificazione di nuovi progetti infrastrutturali».
L’utilizzo di questa nuova tecnologia apre diversi scenari: «Se, da un lato, può contribuire a individuare nuove rotte migratorie da salvaguardare, dall’altro diventa strumento di aiuto anche per combattere il bracconaggio. L’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi” è innovativo non soltanto dal punto di vista tecnologico per la trasmissione dell’energia elettrica, ma anche in termini di biodiversità. Il prossimo passo, inoltre, potrebbe essere la condivisione dei video sottomarini per lo studio della fauna marina».
Se integrata con software per l’analisi di grandi set di dati, o con l’intelligenza artificiale per l’automatizzazione del riconoscimento delle specie, questa tecnologia può portare a nuove e approfondite conoscenze.
(Foto di Michele Panuccio)
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