L’ordinanza di chiusura di hotspot e centri di accoglienza per migranti in Sicilia, firmata il 23 agosto dal Presidente della Regione Nello Musumeci, non ha valore. A dirlo sono fonti del Ministero dell’Interno che sottolineano come la competenza in materia non sia regionale, ma statale.
Con il documento firmato ieri e in vigore fino al 10 settembre, il Governatore siciliano avrebbe disposto la chiusura di tutti i centri di accoglienza per migranti situati sull’Isola e imposto lo sgombero entro la mezzanotte del 24 agosto. A motivare tale decisione, i dati del contagio da coronavirus rilevati negli ultimi giorni che hanno segnalato diversi positivi tra i migranti giunti sulle coste siciliane.
Oggi, lunedì 24 agosto, alle ore 11.00 il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci illustrerà al PalaRegione di Catania i contenuti dell’ordinanza (già consultabile qui). Ma c’è un ma. Fonti interne del Viminale hanno fatto sapere all’Ansa e a La Repubblica che, in ogni caso, l’ordinanza di chiusura degli hotspot non ha alcun valore perché la competenza in materia di immigrazione è statale. Le stesse fonti hanno poi sottolineato come non vi sia l’intenzione di polemizzare con il Governatore.
Una situazione analoga, va ricordato, si è creata solo pochi giorni fa quando il sindaco di Messina Cateno De Luca ha emanato un’ordinanza con lo stesso obiettivo. In quel caso, la misura è stata poi annullata dal Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, con le stesse motivazioni evidenziate nelle scorse ore dalle fonti del Viminale.
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