Secondo il sindaco di Messina, Cateno De Luca, il passaggio della Sicilia da zona bianca a zona gialla si sarebbe potuto evitare se il Governo regionale non avesse sospeso, dal mese di luglio ad oggi, l’obbligo del tampone per chi arriva sull’Isola. Il Primo Cittadino punta quindi nuovamente il dito contro il presidente Nello Musumeci: «Assistiamo ancora una volta alla inadeguatezza del Governo regionale».
Da oggi, lunedì 30 agosto, a causa dell’aumento dei contagi e del tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali da parte dei pazienti covid, la Sicilia si trova a dover rispettare maggiori restrizioni. A commentare la questione, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che attribuisce quanto accaduto all’operato di Palermo: «Il passaggio della Sicilia in zona gialla si sarebbe potuto evitare se il Governo regionale avesse mantenuto alta la guardia in merito ai controlli anti-Covid – scrive in una nota –, con riferimento all’obbligo di tampone per i soggetti che sono entrati in Sicilia dal mese di luglio fino ad oggi. L’avere sospeso tale controllo, in concomitanza con l’abolizione dell’uso delle mascherine all’aperto, ha veicolato un messaggio di cessato allarme proprio nel momento in cui, invece, sarebbe stato fondamentale mantenere i controlli».
Se da un lato, l’afflusso di turisti ha dato un po’ di respiro agli operatori del settore, così come ai ristoratori e a tutte le attività che in qualche modo traggono beneficio dal turismo, dall’altro, sottolinea il Sindaco della città dello Stretto, «l’avere eliminato l’obbligo di esecuzione del tampone all’arrivo in Sicilia, ha impedito l’efficace e tempestiva esecuzione delle attività di tracciamento e di monitoraggio del contagio. Per cui il Governo regionale – aggiunge –, ancora una volta, si è limitato a stare a guardare mentre i Sindaci si sono trovati, da soli, a fronteggiare situazioni di contagi improvvisi e diffusi a macchia d’olio, senza una strategia regionale di contenimento del contagio».
«In questo quadro di grande allarme – conclude il sindaco di Messina, Cateno De Luca –, in cui la Sicilia è l’unica Regione a passare in zona gialla a causa del peggior indice di vaccinazione (ultima Regione d’Italia) e del superamento della soglia critica nel rapporto tra soggetti positivi e posti letto, assistiamo ancora una volta alla inadeguatezza del Governo regionale che, per la seconda estate di fila, piuttosto che implementare i posti letto in modo da farsi trovare pronti per quella che ormai è attesa come la quarta fase del contagio, adotta invece i “pannicelli caldi” delle circolari per le dimissioni anticipate dei pazienti contagiati, proseguendo a perpetuare una cinica gestione del sistema sanitario regionale che continua ad essere impreparato e sottodimensionato di fronte a quella che non è più una emergenza, ma una crisi strutturale del sistema».
(465)
Ma del fatto che la “sua” Fiumedinisi sia ultima in Sicilia come vaccinazioni, non ne parla? E’ un caso?
Ciò non cambia che nell’amministrazione regionale siano inetti!