tavolo di un ristorante

Sicilia. Bar, ristoranti e parrucchieri: “sì” alla riapertura dal 18 maggio

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Via libera dal Governo alla riapertura differenziata per le Regioni di bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri, sulla base dei dati del contagio, a partire dal 18 maggio. Per la Sicilia, il presidente Nello Musumeci predisporrà la relativa ordinanza, che dovrebbe essere pronta nei prossimi giorni. Si entra nel vivo, insomma, nella fase 2 della lotta al coronavirus in Italia.

Lunedì non riapriranno, quindi, solo i negozi, come previsto inizialmente, ma anche le attività di ristorazione e quelle specializzate nella cura della persona, dai saloni di bellezza ai barbieri. Per loro, ovviamente, saranno disposte regole ben precise che dovrebbero essere comunicate da Roma tra giovedì 14 e venerdì 15 maggio. Il Governo, in sostanza, redigerà una serie di linee guida che dovranno però essere fatte rispettare dalle singole Regioni.

La decisione di consentire ai territori in cui i contagi sono maggiormente diminuiti di riaprire parrucchieri, bar, ristoranti e centri estetici prima della data immaginata lo scorso aprile dal Governo – quel tanto contestato 1 giugno – è arrivata ieri sera al termine della riunione in videoconferenza tra Stato e Regioni. A proporlo sono stati i governatori, tra cui il Presidente siciliano Nello Musumeci che da diversi giorni spinge per la riapertura, ma in sicurezza, e per delle linee guida chiare da parte di Roma.

In ambito turistico, il Governatore della Regione Siciliana ha chiesto misure ragionevoli soprattutto per quel quel che riguarda i lidi, gli stabilimenti balneari, e ha espresso la volontà di mantenere invariate le misure sugli spostamenti interregionali fino al 31 maggio. Dall’1 giugno, sulla base dell’andamento dei contagi, sembra auspicare, invece, una maggiore apertura.

Per quel che riguarda le misure di sicurezza contro il covid-19, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare maggiori chiarimenti, ma si sa che varieranno in base al tipo di attività. Parrucchieri, barbieri, centri estetici e attività analoghe potrebbero dover lavorare solo su prenotazione e seguendo regole igieniche molto rigide. Bar e ristoranti dovranno assicurare la distanza di sicurezza di almeno 2 metri tra i tavolini e dotare i camerieri di guanti e mascherine da utilizzare sia all’interno che all’esterno.

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