Sono 243 i comuni in Sicilia che hanno superato il 50% di raccolta differenziata nel 2019: di questi, 133 hanno raggiunto l’agognato traguardo del 65% e verranno premiati dalla Regione Siciliana come enti locali virtuosi durante una cerimonia che si terrà tra il 16 e il 18 luglio e riceveranno 5 milioni di euro, da dividere. Messina, stando ai dati attualmente a disposizione, non sarà tra questi, ma potrebbero figurare nella classifica – come già è stato – alcuni piccoli centri della provincia.
Per l’occasione, la Regione Siciliana ha organizzato un evento di tre giorni, dal 16 al 18 luglio, che avrà luogo presso il teatro dell’Ente Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, nell’ambito della manifestazione “Ecomed Progetto Confort – Salone dell’ambiente”, organizzarlo dal dipartimento regionale della Protezione civile, in collaborazione con il Dipartimento Acqua e rifiuti, sotto l’egida della Presidenza della Regione.
Su 390 comuni presenti sull’Isola, sono 110 quelli che nel 2019 hanno raggiunto il 50% di raccolta differenziata, mentre 133 hanno raggiunto il 65% previsto per legge e verrano premiati dalla Regione con 5 milioni di euro (da dividere). I dati segnano quindi un miglioramento rispetto alle performance degli anni passati. Basti pensare che nel 2017 la percentuale media regionale della Sicilia si aggirava intorno al 20% e, quell’anno, solo 23 centri vennero premiati per il traguardo del 65% di raccolta differenziata.
Ma l’evento in programma per i prossimi giorni non sarà dedicato solo alla premiazione, che avverrà nella seconda giornata, quella del 17 luglio. Il 16 sarò presentato il protocollo “Strade pulite”, mentre il 18 luglio verranno illustrati alcuni casi studio e progetti attivi nel campo dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare.
Più nel dettaglio, il protocollo “Strade pulite” mira a dare ai Comuni della Sicilia strumenti più efficaci per contrastare l’abbandono abusivo dei rifiuti. A fare da apripista in questo campo sarà la provincia di Catania in cui, con il contributo del comitato Etnambiente, è stato elaborato un modello d’intervento che prevede la segnalazione delle microdiscariche tramite App mobile. la collocazione di telecamere diffuse e l’organizzazione di giornate di pulizia straordinaria di strade, parchi e spiagge da parte di volontari, ambientalisti, Protezione civile e assistenti sociali.
Infine, tra gli esempi di sviluppo sostenibile ed economia circolare, l’attenzione sarà puntata sul progetto “Cuore generoso contro lo spreco alimentare” che durante il periodo del lockdown ha fatto sì che tutta la merce invenduta del Maas, il Mercato agroalimentare siciliano, venisse destinata a famiglie indigenti e in stato di bisogno, tramite i volontari della Protezione civile e una rete di enti del terzo settore del Catanese.
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