È guerra aperta tra l’assessore regionale Gaetano Armao e l’amministrazione De Luca sui lavori di manutenzione straordinaria del Serbatoio Montesanto. Il Comune di Messina intende aprire il cantiere lunedì 12 aprile. Nulla di strano, non fosse che la Regione sottolinea «una grave ed ingiustificata carenza documentale» sul progetto. Ieri, la nota dell’assessore Dafne Musolino e dell’ex presidente di AMAM Salvo Puccio, che sostengono il contrario.
Lo scorso dicembre 2020, dopo l’approvazione in Consiglio Comunale di un debito fuori bilancio nei confronti di AMAM, il sindaco di Messina Cateno De Luca aveva annunciato che tra i lavori che avrebbero potuto prendere il via grazie alla delibera ci sarebbero stati anche quelli riguardanti il Serbatoio Montesanto. Lo stanziamento previsto era di 3,2 milioni di euro. Lo scorso 7 aprile, però, l’assessore per l’Economia e vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, ha inoltrato una nota dicendo che del progetto manca la documentazione. Il bene su cui si dovrebbe lavorare, si precisa, è di proprietà dell’Eas (Ente acquedotti siciliani), e quindi della Regione.
Serbatoio Montesanto, Armao: «Grave ed ingiustificata carenza documentale»
Nella nota, il Vicepresidente della Regione, Gaetano Armao diceva che «[…] le istanze dall’AMAM S.p.A., compresa la richiesta di codesto Comune del 15 dicembre 2020 […], sono prive di qualsiasi allegato progettuale, scheda illustrativa o anche semplice relazione tecnica per un’opera di manutenzione straordinaria che dovrebbe essere realizzata in re aliena (su cosa altrui, ndr), né peraltro risulta comunicazione alcuna sulle asserite procedure di evidenza pubblica espletate dalla partecipata per la realizzazione di opere sin qui solo ipotizzate. Risulta quindi evidente una grave ed ingiustificata carenza documentale».
E ancora, l’assessore Armao ha aggiunto: «Né si è richiesto confronto alcuno con le strutture dell’Assessorato su un’iniziativa che riguarda beni dell’Amministrazione Regionale, il che lascia evidentemente trasparire una precisa strategia inutilmente polemica e conflittuale alla quale non si intende replicare per rispetto alla Città di Messina».
A conclusione, il vicepresidente Gaetano Armao ha confermato «la disponibilità a concordare sia ipotesi di acquisto che di concessione in locazione» del Serbatoio Montesanto.
La replica di Dafne Musolino e Salvo Puccio: «La progettazione esiste»
Ben poco diplomatica, la risposta dell’assessore Dafne Musolino e dell’ex presidente di AMAM Salvo Puccio: «A seguito della nota trasmessa dal Vicepresidente della Regione Siciliana e Assessore per l’Economia Gaetano Armao, possiamo confermare che il Governo regionale continua ad essere ignorante con l’aggravante che di tale ignoranza sembra volersene pure fare un vanto».
«Nel 2016 – scrivono Musolino e Puccio –, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Presidente della Regione siciliana, del Rettore dell’Università degli Studi di Messina e del Sindaco Metropolitano, il Progetto per l’adeguamento ed il ripristino del serbatoio acquedotto Montesanto I è stato inserito nel Masterplan della Città Metropolitana di Messina, finanziato in parte con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, e per altra parte con somme del Committente. Contrariamente a quanto affermato dal Vice Presidente della Regione, infatti, l’intervento per i lavori di adeguamento e ripristino del serbatoio sono ben noti allo stesso Governo regionale che non può fingere di ignorare che il relativo progetto, consegnato in data 31/10/2018 dalla RTP Engeo Associati – Engineering e Geology (che si è aggiudicata la gara per la progettazione) – ha ottenuto il parere favorevole in sede di Conferenza dei Servizi in data 10 gennaio 2019».
«Ciò – proseguono – a dimostrazione del fatto che la progettazione esiste, è stata trasmessa, vagliata ed approvata dagli Uffici competenti tra i quali non rientra l’Assessorato per l’Economia perché ente non titolato ad esprimere parere tecnico, ma ai quali l’Assessore Armao, che forse ignora anche questo dato, avrebbe potuto e dovuto chiedere di trasmettergliene copia invece di rivendicare la pretesa mancanza di documentazione progettuale quale motivazione per la diffida all’avvio dei lavori di adeguamento e ripristino dell’impianto in questione».
A seguire, Dafne Musolino e Salvo Puccio affermano che nel 2018 e nel 2020 sia AMAM sia il Comune di Messina avrebbero chiesto la cessione del bene in questione, che «altro non è che uno scheletro di cemento in stato di totale abbandono, divenuto preda negli anni di atti di abusivismo a causa dei quali, dopo l’intervento della Polizia Municipale di Messina, la Procura della Repubblica ha convalidato il relativo sequestro conservativo e che allo stato attuale costituisce un pericolo per la pubblica incolumità tanto da avere reso necessaria l’adozione di un’ordinanza sindacale ex art. 50 del TUEL».
«Il 12 aprile i lavori prenderanno avvio in ogni caso, senza se e senza ma»
Questa la conclusione dell’assessore Dafne Musolino e dell’ex presidente di AMAM Salvo Puccio: «Dopo due anni di richieste di cessione dell’area da parte del Comune di Messina, l’Assessore per l’Economia non è ancora riuscito a quantificarne il valore economico del cespite e per tale ragione pretenderebbe di impedire l’avvio dei lavori già approvati e finanziati. Dinanzi ad una tale pretesa irricevibile ed inaccettabile – concludono –, non possiamo che confermare l’appuntamento per lunedì 12 aprile 2021 alle ore 7,00 in località Montesanto dove, quale che siano le pretese dell’Assessore Armao, i lavori prenderanno avvio in ogni caso, senza se e senza ma».
Lunedì 12 aprile, quindi, l’Amministrazione comunale intende iniziare i lavori al serbatoio Montesanto.
(236)