In occasione del decimo anniversario della tragedia del Segesta Jet, è l’assessore comunale Sebastiano Pino a ricordare la sciagura e le vittime. Pino, in una nota inviata alla Stampa, sottolinea anche i passi avanti fatti in questi anni in tema di sicurezza della navigazione. Di seguito il comunicato:
“Il 10° anniversario dell’incidente del Segesta ci riporta a quei tristi momenti del tardo pomeriggio del 15 gennaio 2007, vissuti con la disperata angoscia dei familiari sul molo Colapesce del nostro porto.
Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Palmiro Lauro e Domenico Zona furono strappati alla vita da un feroce destino che li attendeva al calar delle tenebre sulla rotta da Reggio Calabria a Messina. .
La memoria impone una riflessione ed un rinnovato impegno, a migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori che continuano a perdere la vita sui luoghi di lavoro.
La triste vicenda dei tre giovani marittimi deceduti sulla nave Sansovino lo scorso novembre e la morte a Trapani di un operaio deceduto durante lavori di riparazione a bordo di un aliscafo, impongono a tutti i livelli una seria riflessione e un approfondimento sulla sicurezza sul lavoro.
Cosa non funziona e cosa possiamo e dobbiamo fare, per migliorare la cultura della sicurezza.
Fino a quando la sicurezza sarà considerata come un costo, una voce negativa nel bilancio delle Società le morti bianche, nonostante le belle parole, continueranno a non a diminuire.
Cosa è successo dopo la tragedia del Segesta ?
L’impegno per la memoria delle vittime del Segesta non si è limitato alle cerimonie, oggi possiamo dire che è stato incisivo ed è riuscito a modificare la realtà precedente.
Dopo una prima fase di polemiche, tutti insieme sindacati, armatori, istituzioni si sono confrontati ed interrogati su cosa non aveva funzionato e cosa si poteva fare per evitare il ripetersi di una tragedia simile.
Ebbene i risultati ci sono stati anche se non adeguatamente valorizzati e promossi al di fuori degli addetti ai lavori.
Diversi cambiamenti concretizzatisi nel giro di pochi anni consentono di poter affermare che oggi le condizioni di sicurezza nella navigazione nello Stretto di Messina sono sicuramente migliori rispetto al 2007.
In effetti il lavoro sinergico di tutti gli attori interessati ha prodotto modifiche normative importanti come l’istituzione per legge dell’Autorità Marittima dello Stretto che si è vista attribuire funzioni di controllo antinquinamento, sicurezza della navigazione e salvaguardia della vita umana in mare, su tutta l’area dello Stretto di Messina.
Un ruolo sovraterritoriale che, per esempio, ha permesso di risolvere tempestivamente e positivamente la vicenda dell’incaglio della nave Gustav Maersk Cannitello lo scorso 10 gennaio.
Altro risultato importante è stato il rapido completamento ed implementazione del VTS con l’estensione h24 del servizio ed un netto miglioramento del livello qualitativo”.
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