Via libera dal Consiglio Comunale all’acquisto dei due immobili che saranno la futura sede del secondo Palagiustizia di Messina. Il “sì” è arrivato nella giornata di ieri, mercoledì 2 agosto, all’unanimità. Soddisfatto il sindaco Federico Basile: «Un’altra data storica per il Comune di Messina – ha commentato. Ringrazio per il grande senso di responsabilità i venticinque consiglieri comunali nell’avere votato favorevolmente».
L’iter per l’acquisizione era già in corso, ma adesso c’è l’okay definitivo da parte del Consiglio Comunale. Il secondo Palagiustizia di Messina sorgerà nei locali dell’ex Cassa di Risparmio e dell’ex Banca di Roma, in via Garibaldi, in posizione centralissima, a poi passi dal Cavallotti, dalla Stazione, ma anche da Palazzo Zanca. Sarà la sede del Giudice di Pace e la sezione lavoro della Corte d’Appello oltre agli uffici UNEP.
Secondo Palagiustizia, via libera all’acquisto degli immobili. Basile: «Data storica»
Prima di portare avanti le procedure, la delibera per l’acquisizione dei due immobili è stata portata in Consiglio Comunale, dove ha ottenuto il via libera trasversale di tutti i presenti in Aula, per l’occasione 25 consiglieri. «Dopo la notizia dell’approvazione del Piano di Riequilibrio – ha evidenziato il sindaco Federico Basile –, oggi (ieri, ndr) un’altra data storica per il Comune di Messina, che a distanza di 38 anni mette la parola fine ad una telenovela frutto della mancanza di visione amministrativa della città. Era il 1985 quando è iniziato l’iter per la costruzione del secondo Palagiustizia. La cronostoria ricorda poi, che nel 1988 in Giunta venne approvato il progetto per la sua realizzazione per giungere poi nel 1995 all’erogazione del primo mutuo da parte di Cassa Depositi e Prestiti. Da questa data in poi tante idee e tanto vuoto amministrativo».
«La storia recente invece – conclude il Primo Cittadino – è datata anno 2021, quando l’allora sindaco Cateno De Luca predispone un avviso pubblico per reperire immobili da destinare al secondo Palagiustizia; poi nell’ottobre sempre 2021 il primo sopralluogo con i vertici del Tribunale di Messina; e infine oggi, 2 agosto 2023 arriva la delibera di autorizzazione all’acquisto. È questa la Messina che guarda avanti pensando al suo futuro».
Come ha spiegato l’assessore Roberto Cicala, che si occupa tra le altre cose del patrimonio comunale, le spese per i due immobili sono a carico del Ministero, attraverso il mutuo, e comprese le spese del notaio. Il Comune di Messina farà però da garante di tutte le attività. Il pagamento sarà fatto con due mutui, uno di 12 milioni di euro; il secondo di 5 milioni e mezzo di euro. La somma totale è di circa 17 milioni di euro. I tempi per la consegna sono stimati a 14 mesi dal completamento di tutte le procedure burocratiche e delle compravendita.
(Foto di copertina © Google 2023, maggio 2023)
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