A breve, dovrebbe arrivare una tassa aggiuntiva per chi sbarca da una nave nel porto di Messina e in quelli delle altre grandi città italiane: la tassa sui viaggi. L’imposta dovrebbe entrare in vigore in prossimità di Pasqua. Porti e aeroporti saranno, quindi, più costosi.
Fortunatamente, saranno esonerati dal pagamento della tassa i pendolari e i residenti. Dunque, l’imposta sui viaggi è volta a penalizzare principalmente il turismo. Tassare i turisti, però, potrebbe essere anche una lama a doppio taglio per l’economia messinese.
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani ha stabilito che la tassa corrisponderà a circa due euro e ha come obiettivo quello di finanziare le grandi città e consentire loro di abbassare il debito legato alle province. L’imposta riguarderà anche chi viaggia in aereo e sarà riscossa al momento dell’imbarco dalle compagnia aereoportuali. Le città italiane interessate da questi aumenti sono: Roma, Napoli, Milano, Torino, Bari, Firenze, Bologna, Genova, Venezia, Reggio Calabria, Cagliari, Messina, Palermo e Catania.
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