Basta un tamponamento a San Michele per bloccare un’intera zona di Messina: ad affermarlo è il consigliere comunale Giandomenico La Fauci che punta i riflettori sulle criticità della viabilità dell’area e punta il dito contro il sindaco Cateno De Luca.
A preoccupare l’esponente di Ora Messina – che, più volte, insieme al collega Francesco Pagano, ha chiesto un tavolo tecnico per discutere della viabilità dell’area senza avere però il riscontro sperato – è soprattutto il torrente che a ogni forte pioggia si ingrossa, rischiando, in caso di incidenti, di bloccare completamente il passaggio dei soccorsi.
«Nei mesi invernali – ha spiegato La Fauci – si vive nel terrore dell’ingrossamento del San Michele, alveo che diventa paradossalmente decisivo quando accadono fatti come i recenti, dato che il torrente asciutto diventa l’unica strada percorribile anche dai mezzi di soccorso. Proprio questo il punto e la richiesta all’amministrazione: aspettiamo il morto? Non un allarme gratuito il nostro, ma la reale consapevolezza che un incidente di maggior entità potrebbe provocare conseguenze irreparabili. La zona, dopo un sinistro, si isola in maniera irrisolvibile per svariate ore».
Il problema, esposto dal consigliere di Ora Messina riguarda, inoltre, la limitata larghezza della via di transito: «La via che costeggia il torrente San Michele – ha chiarito – è, contemporaneamente, via di passaggio e area parcheggio, situazione obbligata vista la morfologia della zona».
Insomma, ha concluso, occorre trovare una soluzione per la viabilità della zona, utile a garantire la circolazione e, soprattutto, l’eventuale passaggio dei mezzi di soccorso. Ma i tavoli tecnici richiesti non sono mai stati convocati e La Fauci punta il dito contro Cateno De Luca: «Il Sindaco – ha dichiarato – passa le sue giornate a litigare con la stampa e a portare avanti la campagna elettorale dell’assessora Musolino; quando pensa a Messina? Ai messinesi?»
«Come gruppo Ora Messina – ha concluso – abbiamo già in calendario un incontro col commissario straordinario al territorio Croce, perché la città di casi come quello di San Michele è piena. Occorre agire adesso, domani sarà troppo facile puntare il dito davanti a tragedie evitabili. Basta campagne elettorali e frasi fatte, risolviamo adesso le criticità non a parole, ma con fatti concreti».
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