“Sorridere alla vita era il mio tesoro, il sole, la mia terra, il mio lavoro… Ma un triste giorno il male si guardò intorno e a casa mia non feci più ritorno“. Con queste poche e toccanti parole, oggi Messina ha ricordato Graziella Campagna, uccisa dalla mafia nel 1985.
A lei, in occasione della XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia, questa mattina è stato intitolato il Salone di Rappresentanza della Prefettura di Messina.
“…perché Graziella siamo anche tutti noi…” ha ricordato il Prefetto Maria Carmela Librizzi, sottolineando come la mafia colpisce in maniera indiscriminata, senza nessuna pietà né per donne né per bambini, e come al posto di Graziella Campagna, vittima innocente nel dicembre del 1985, ci sarebbe potuto essere ognuno di noi.
A scoprire la targa è stata la nipote di Graziella Campagna, a conclusione di un convegno incentrato proprio sul ricordo della giovane della 17enne di Saponara.
Dedicare a Graziella Campagna il Salone della Prefettura di Messina vuol dire rendere indelebile nella memoria il suo sacrificio e ricordare l’importanza del costante impegno delle Istituzioni e della società civile contro tutte le mafie. Il non dimenticare, quindi, ha un ruolo fondamentale: diventa antidoto contro il rischio dell’oblio e dell’indifferenza. Il ricordo è uno strumento indispensabile per diffondere la conoscenza di quei tragici eventi e rafforzare – soprattutto nei giovani – gli strumenti che consentono una partecipazione attiva e consapevole alla vita della collettività, declinata attraverso il quotidiano rispetto delle regole della convivenza.
Al convegno erano presenti il Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, il giornalista Nuccio Anselmo, il professor Luigi Chiara, il Procuratore Distrettuale Antimafia di Messina Maurizio De Lucia, il giornalista e scrittore Paolo Borrometi ed i famigliari di Graziella Campagna.
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