Cateno De Luca è stato assolto. E’ arrivata pochi minuti fa la sentenza della Corte d’Appello nell’ambito del processo “Sacco di Fiumedinisi”: assoluzione per il reato di abuso d’ufficio, prescrizione per il reato di tentata concussione. Confermata, di fatto, quanto stabilito già dai giudici in primo grado.
Cateno De Luca rischiava una condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione che avrebbe fatto scattare Legge Severino che prevede l’interdizione ai pubblici uffici. Con l’assoluzione, quindi, De Luca rimane in carica come sindaco di Messina.
«E’ finita – dichiara Cateno De Luca in un video diffuso sui social. Quasi nove anni di calvario giudiziario, scontri, mie reazioni anche scomposte nei confronti della magistratura. Mi ritrovo oggi a dover manifestare la mia soddisfazione. Si chiude una storia, brutta, ma si chiude con un lieto fine. Non auguro a nessuno il calvario giudiziario di quasi nove anni che ho subito».
E proprio alla magistratura Cateno De Luca porge delle scuse: «Voglio approfittare di questo momento per fare le mie scuse anche alla magistratura, per qualche mia esternazione sopra le righe, frutto di momenti di sconforto. Queste scuse sono formulate nella consapevolezza che la giustizia vera esiste. Stare nel tritacarne mediatico e giudiziario per quasi un decennio non è piacevole e non lo auguro neanche al mio peggior nemico. Auspico che per il futuro ci sia una maggiore celerità di giudizio perché, se avessi ascoltato le sirene che mi chiedevano di farmi da parte, sarei stato al capolinea per tanti anni, in attesa di essere riabilitato nella dignità sia pubblica che privata».
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