Doppia beffa per Rodia che da un lato si vede privata dell’acqua da sette giorni mentre, dall’altro, assiste a un continuo spreco del prezioso liquido. A farsi portavoce dell’ “ingiustizia” è Mario Biancuzzo, consigliere della VI circoscrizione.
Biancuzzo, in una nota, sottolinea che “i residenti hanno sempre richiesto interventi mirati alla realizzazione di tutte le opere necessarie per poter usufruire del preziosissimo liquido”.
“In contrada Grancabella – spiega -esiste un serbatoio comunale di grande dimensione, dove viene raccolta l’acqua e poi viene immersa nella condotta idrica realizzata per erogare l’acqua nelle abitazioni in alcuni villaggi rivieraschi. Ma, inspiegabilmente, i residenti della contrada avendo a pochi passi il serbatoio non possono usufruire dell’acqua, perché il Comune non hai mai eseguito un lavoro di posa di un tubo da collocare al serbatoio per poter utilizzare l’acqua comunale, bene primario ed indispensabile per un vivere dignitoso e civile”.
“Incredibile ma vero – sottolinea Biancuzzo -, da diversi anni è stato collocato un tubo che parte dal serbatoio e va a finire nel torrente Rodia, per circa 150 metri, in questo tubo viene immersa l’acqua in esubero dal serbatoio e viene scaricata nel torrente 365 giorni h 24. Oltre 300 litri di acqua al minuto che si disperde nel torrente e poi va a finire in mare”.
Per questa ragione, il consigliere Mario Biancuzzo chiede “al Prefetto, come garante di tutti i cittadini, di voler intervenire, con autorevole fermezza, sui responsabili del Comune di Messina per effettuare tutti i lavori necessari per consentire ai cittadini della contrada Grancabella Rodia di poter usufruire dell’acqua comunale nelle abitazioni, e al Dirigente ai Lavori Pubblici un immediato sopralluogo con dei tecnici qualificati affinché vengano effettuati i necessari lavori con somma urgenza per consentire ai residente di avere l’acqua nelle abitazioni”.
(253)