Giornata concitata ieri in Commissione Trasporti all’Ars dove si è discusso il mantenimento della “Continuità Territoriale” per i treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia. Il sindaco Renato Accorinti non ha potuto prendervi parte per il particolare, che ha fatto molto discutere, dell’abbigliamento informale – non portava la cravatta – che gli ha precluso l’accesso.
Il tema principale, però, è stato quello tanto dibattuto della continuità territoriale. «A nulla sono valsi gli sforzi della pentastellata Valentina Zafarana – ha dichiarato Giosue Malaponti del Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer – nell’organizzare la commissione invitando tutti gli attori principali per fare chiarezza una volta per tutte sulla fantomatica questione della modernizzazione del traghettamento (a piedi) sullo Stretto a danno della Continuità Territoriale».
A destare particolare attenzione e suscitare malumori l’assenza dei dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana e Bluferries che – prosegue Malaponti – fanno decadere quanto dichiarato dal gruppo Ferrovie dello Stato Italiane su Fsnews.it».
«Non entro nel merito della cravatta del sindaco Accorinti ma, invece – continua –, critico l’operato del sindaco di Palermo, nonché Presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando. Sono convinto che il presidente Orlando abbandonando la Commissione per solidarietà al sindaco Accorinti, rimasto fuori, abbia tradito il mandato di tutti gli altri comuni aderenti all’Anci, nel portare avanti gli interessi di tutti i siciliani e nel poter prendere posizione a difesa di quanto ci spetta di diritto. Il presidente Orlando, può ancora riparare alla defaillance di ieri scrivendo in maniera chiara e decisa quella risposta che il ministro Lupi attende dagli Enti Locali Siciliani per far decadere questo strano e assurdo progetto di isolamento della Sicilia».
Non mancano da parte di Malaponti le critiche all’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Giovanni Pizzo: «È un momento importante, è una responsabilità che qualcuno deve prendersi, considerato che chi ci doveva garantire e mi riferisco all’assessore Pizzo non ha nessuna intenzione di farlo anzi si preoccupa delle eventuali perdite di Rete Ferroviaria Italiana nell’assicurare il servizio di traghettamento sullo Stretto alle attuali condizioni».
Amareggiati e sul piede di guerra anche i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, e Uil Trasporti: «Nessuna novità è intervenuta nel corso dell’audizione in Commissione Trasporti dell’Ars in merito ai tagli dei treni e delle riduzioni dei servizi di attraversamento dello Stretto di Messina. Snobbata da Rfi, alla presenza del responsabile di Trenitalia Sicilia e dell’Assessore Regionale ai Trasporti Pizzo tutti i presenti hanno ribadito la intollerabilità per la Sicilia della riduzione dei servizi ferroviari dell’ipotesi di sostituzione dei treni con i servizi marittimi veloci con conseguente rottura di carico».
I sindacati hanno riconfermato la loro contrarietà all’ipotesi di dismissione dei servizi che, hanno detto, nega un diritto costituzionale come quello alla mobilità e annulla la continuità territoriale.
«Le risposte circolate in questi giorni da parte del Governo e di Fsi in gran parte negative e contraddittorie e la mancanza al tavolo di oggi da parte di Rfi – concludono Cgil,Cisl e Uil –non fanno altro che allarmare ancora di più e determinano la necessità di mantenere alta la mobilitazione».
Alla luce di quanto accaduto ieri in Commissione Trasporti all’Ars conferma lo sciopero dei trasporti regionali del 25 marzo 2015. Pertanto, i sindacati sollecitano un ruolo attivo e determinato da parte del Governo Regionale nei confronti di quello nazionale e di Fsi per un confronto «che faccia revocare con atti e non con semplici comunicati le decisioni già assunte».
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