Passa il vaglio del Consiglio Comunale il Regolamento per la riscossione coattiva delle entrate comunali, ma con una netta spaccatura all’interno dell’Aula. Approvato l’emendamento che impegna la Giunta a non costituire una nuova partecipata che se ne occupi, così come la rateizzazione per chi è in difficoltà economica. Si stacca il Gruppo Misto, che si astiene, nonostante la delibera fosse stata indicata tra le prioritarie dal sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Seduta accesa ieri in Consiglio Comunale. Dopo lo scontro tra l’assessore Dafne Musolino e il presidente Claudio Cardile, l’Aula ha approvato il Regolamento per la riscossione coattiva delle entrate comunali (che appunto disciplina le modalità con cui Palazzo Zanca potrà riscuotere i tributi non pagati), ma con alcune modifiche rispetto a quanto previsto dall’Amministrazione De Luca. Innanzitutto, infatti, è passato l’emendamento proposto dal PD che consente rateizzazioni per importi minori di 300 euro, così come quello presentato dal consigliere Nino Interdonato (Sicilia Futura), che abbassa la rata minima da 100 a 50 euro (come fa l’Agenzia delle Entrate). L’obiettivo delle modifiche è quello di andare incontro alle necessità delle fasce economicamente più deboli della popolazione.
È stato accolto – e qui è scoppiato il “caso” che ha portato su due fronti opposti l’Amministrazione e il Gruppo Misto da un lato, e il resto dell’Aula dall’altro – l’emendamento (firmato dal PD) che impegna la Giunta a non costituire una nuova partecipata per la riscossione delle entrate comunali. Impegno preso in Aula dall’assessore al Contenzioso, Dafne Musolino, nella precedente Seduta, ma che i consiglieri hanno richiesto fosse messo nero su bianco all’interno del Regolamento.
A commentare la votazione, i consiglieri Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo, del Partito Democratico: «Tale Regolamento – sottolineano –, che nei fatti costituisce un adeguamento alla normativa introdotta per gli Enti Locali dall’ultima Legge di Bilancio rappresenta uno strumento al quale la Giunta De Luca aveva assegnato un elevato ordine di priorità. A fronte di tale urgenza, tuttavia, dobbiamo riscontrare come il Gruppo Misto che sostiene De Luca e la sua giunta al momento del voto si sia astenuto in massa, come spesso è accaduto nel corso di questi ultimi mesi».
«Quindi – concludono –, non possiamo che evidenziare come la maggioranza politica che dovrebbe sostenere De Luca su ogni atto significativo finisca alla fine per votare contro lo stesso sindaco e la sua Giunta. È solo grazie al senso di responsabilità di questo Gruppo che la Città può dotarsi di strumenti necessari per l’amministrazione».
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