L’ambizioso piano di risanamento annunciato dal sindaco di Messina Cateno De Luca prevede lo sgombero di tutte le baracche entro il 31 ottobre e la loro demolizione entro il 31 dicembre. La nascita dell’Agenzia per il Risanamento di Messina, inoltre, rappresenta per il primo cittadino uno strumento di fondamentale importanza per poter materialmente mettere in pratica il suo progetto. MessinaAccomuna, invece, smonta senza mezzi termini entrambi questi punti, affermando che le date annunciate da De Luca non verranno, secondo loro rispettate, e che la creazione dell’A.RIS.ME sarebbe stata una scelta quasi inutile. Parole dure, insomma, riportate in una nota che riportiamo in maniera integrale.
«Non avverrà nessuno sbaraccamento entro il 31 di ottobre 2018, le uniche case assegnate sono quelle previste dalle azioni amministrative definite nella precedente sindacatura. Azioni che hanno portato al reperimento di nuovi fondi e alla definizione di meccanismi di crescita sociale e hanno consentito e continueranno a consentire se non verranno interrotte, ai nuclei familiari di scegliere la casa con un finanziamento a fondo perduto. Permettendo alle famiglie di avere una casa propria e soprattutto di liberarsi dalle logiche politiche clientelari dell’era pre-Accorinti. Il futuro descritto nei post del Sindaco prevede di affittare case per poi assegnarle agli aventi diritto, vorremmo ricordare a tutti che questo modello, già sperimentato a Messina, è stato un vero disastro: le cosiddette case dei ferrovieri hanno creato problemi sociali e un grave peso finanziario, perché ripetere un’esperienza che quasi certamente darebbe di nuovo il via a meccanismi clientelari?
Quindi così come era scontato, a dispetto dei post e delle dichiarazioni del Sindaco, sono i fatti l’unica realtà con cui misurarsi e da cui trarre spunto per riflettere. Purtroppo è facile immaginare che neanche i 600 alloggi da consegnare entro il 31/12/2018, annunciati nell’ultimo video messaggio, potranno diventare realtà, per motivi tecnici oltre che logici. Equivarrebbe a dire che bisogna consegnare 10 case al giorno a partire da oggi, comprendendo anche sabati, domeniche e festività. Qualcuno crede che sia possibile? Qualcuno ha creduto alle affermazioni che il Sindaco ha pubblicato in un’ordinanza, cioè che le consegne sarebbero avvenute nei tempi da lui dichiarati, altrimenti, avrebbe rassegnato (minaccia ormai consueta) le sue dimissioni?
La volontà di distruggere anche la programmazione (PON e POC) per destinare parte dei fondi all’acquisto di alloggi sociali, oltre a cancellare concrete previsioni di crescita su temi come partecipazione, mobilità, trasparenza, azioni sociali, rigenerazione urbana; per tutti i cittadini, mal si addice alle logiche e ai reali meccanismi sociali, urbanistici ed economici necessari per affrontare il problema abitativo, a Messina come in altre città d’Italia. In assenza di un ragionamento complessivo si rischia di creare nuovi ghetti e di movimentare importanti quantità di denaro (decine di milioni), con procedure di cui ancora non si sa nulla se non che la mafia ha già dimostrato il suo interessamento. In merito gli esiti dell’operazione Beta non lasciano dubbi.
La quasi inutile creazione di A.RIS.ME, che costerà al Comune mezzo milione l’anno di risorse nette in bilancio, di fatto duplica un dipartimento già esistente che poteva semplicemente essere potenziato; la notizia di ieri che non ci sarà nessuno degli interventi immaginati dal Sindaco (poteri speciali, finanziamenti straordinari), conferma che l’Agenzia è servita solo ad affidare una serie di incarichi a persone vicine al Sindaco a spese del bilancio comunale.
È auspicabile che il Sindaco e ci auguriamo anche il Consiglio Comunale, entrino in modo concreto nel merito della questione. Il Sindaco sa bene che se ha postato su FB strette di mano per case consegnate lo deve solo alle azioni della precedente Amministrazione che avevano già ottenuto risorse per l’acquisto di circa 80 alloggi. Queste azioni possono essere portate avanti, e certamente anche migliorate, arrivando all’assegnazione non di 600 ma probabilmente di alcune decine di alloggi forse 60 entro la fine dell’anno e questo sarebbe davvero un gran bel risultato».
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Siamo al consueta logica di fare politica solo finalizzata per avocare a se meriti che si hanno o che spesso non si hanno e solo con l’obiettivo di delegittimare l’avversario senza minimamente pensare all’interesse della città e dei cittadini che dovrebbe essere la priorità assoluta della politica. La città ha bisogno che la politica i sindacati e ogni altra forza politica e sociale possa fare quadrato insieme al sindaco per risolvere i problemi che non possono essere disattesi ancora. Sostengo che da molti anni Messina non è stata governata o che è stata mal governata altrimenti non si giustificherebbero i buchi finanziari dello stesso Comune e delle partecipate. Ritengo che sia sempre prevalso il clientelismo le poltrone e ruoli di potere affidate a persone senza meriti e capacità. Il sindaco De Luca ha un merito fondamentale di aver messo luce i problemi veri della città e sta cercando di risolvere i disastri che la politica clientelare ha creato compreso lo spreco enorme di risorse finanziarie che nel tempo ha mal gestito. Oggi sia pur con qualche errore di valutazione strategica è secondo me essenziale sostenere il sindaco a prescindere dal colore politico mettendosi a disposizione proponendo proposte solo per il bene della città. Un fatto è certo bisognava dare una sterzata alla gestione del Comune per evitare il defoult e pensare agli interessi di tutti per rimettere sul giusto cammino la città. Non serve la solita politica occorre una nuova mentalità e cultura nel farr politica. Penso che se avesse vinto LR elezioni Bramante oggi avremmo assistito alla solita politica clientelare fatte di distribuzione o meglio ripartizione di poltrone di in cariche e non si sarebbe parlato di risanamento o di ATM o altro continuando nell’iter di sempre creando debiti su debiti e raggiungendo il dissesto pensando che poi lo Stato avrebbe risanato i debiti sempre con i soldi dei cittadini. Noi cittadini dovremmo collaborare evitando il dissesto cominciando s pagare i servizi come l’acqua e la raccolta dei rifiuti che quasi il 50% dei cittadini non paga non perché non può ma dolo per furbizia e partito preso. Questa città è incivile basta constatare ogni giorno le trasgressioni che vengo commesse sul codice della strada. Non rispetto delle precedenze uso del cellulare durante la guida pedoni che attraversano il semaforo con il rosso motorini che percorrono la strada in senso vietato. Le doppie file perenni. ….Ognuno fa quello che gli pare e guai a farlo notare a qualcuno. La minima cosa che ti può accadere è un insulto. Mi chiedo dove sono i vigili urbani. Si butta spazzatura dove capita prima. Si butta la qualsiasi cosa . In ogni cassonetto si riscontra una discarica. Dobbiamo cambiare testa tutti e trattare le strade come se fosse la nostra casa se ci riteniamo di essere civili. Ho visto i croceristi allibiti per la sporcizia e per aver visto comportamenti incivili nella guida. Cambiamo il nostro modo FI comportarci. Poi potremmo avere il diritto di criticare. Facciamo autocritica seriamente .