Ci siamo. Domani, lunedì 17 settembre, inizieranno ufficialmente la operazioni di sbaraccamento previste dal progetto di risanamento per Messina. Una partenza anticipata rispetto ai programmi ma che si è resa necessaria a causa del rischio crollo di sei unità abitative situate a Camaro San Paolo.
Venerdì, infatti, è stato accertato il cedimento strutturale in sei baracche a causa di una perdita della condotta idrica e fognaria. Ma, come specifica il sindaco Cateno De Luca:«Non è una perdita che determina i cedimenti. Sono le baracche che sono fatiscenti e senza nessuna struttura di sostegno e non si può vivere in delle strutture che hanno la minima perdita d’acqua sono a rischio crollo».
Il primo cittadino spiega, inoltre, che «queste strutture sono abusive ed in parte realizzate su luogo che originariamente era suolo stradale. Nessuna struttura con certificato di agibilità e adeguamento statico potrebbe avere cedimenti».
Nella giornata di domani, quindi, alle sei famiglie che attualmente vivono nelle sei baracche a rischio crollo saranno assegnate abitazioni già pronte in un lotto di quarantasei alloggi, mentre continua ancora la ricerca dei mille immobili ancora mancanti per poter raggiungere quota 2.000 case disponibili che l’Agenzia per il risanamento di Messina potrebbe acquistare.
«Entro fine settembre completeremo lo sgombero della zona – conclude De Luca – assegnando le altre 40 unità abitative agli aventi diritto già in graduatoria».
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