Il neo eletto sindaco di Messina, Cateno De Luca, con la fascia tricolore

Risanamento. Cateno De Luca: «Entro il 31 ottobre 2018 tutti fuori dalle baracche»

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Il neo eletto sindaco di Messina, Cateno De Luca, con la fascia tricoloreSgombero entro il 31 ottobre 2018 di tutte le persone e cose da tutte le strutture abitative che insistono negli ambiti di risanamento e la contestuale recinzione, messa in sicurezza e vigilanza dei siti.

Demolizione entro il 31 dicembre 2018 di tutte le strutture abitative e, comunque, qualsivoglia manufatto che insiste nei richiamati ambiti.

E’ questo il contenuto dell’ordinanza firmata ieri dal sindaco Cateno De Luca al fine di porre una volta per tutte la parola fine al delicato tema del risanamento e dello sbaraccamento a Messina. Troppe le aree degradate presenti in città come troppe sono le persone che sono costrette, ancora oggi, a vivere in strutture malsane e in evidente stato di degrado, prive delle minime condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza.

Per avere una mappa chiara di tutte le zone che saranno oggetto dell’ordinanza, sono stati identificati ben 7 ambiti che sono ubicati in altrettante zone di Messina, ovvero:

Ambito A – Annunziata

Ambito B – Giostra/Ritiro/Tre Monti

Ambito C – Camaro/Bisconte

Ambito D – Fondo Saccà

Ambito E – Gazzi Fucile/Via Taormina

Ambito F – S. Lucia/S. Filippo

Ambito G – Bordonaro/San Filippo Alto

L’ordinanza sottolinea anche l’importanza della condizione abitativa come come elemento essenziale nella determinazione del grado di integrazione di ogni persona e dei nuclei familiari nella collettività e l’urgenza di trovare una soluzione definitiva all’emergenza abitativa.

Il documento arriva dopo un confronto avuto tra il sindaco ed il Prefetto Vicario, Maria Carolina Ippolito,  durante il quale De Luca ha sottolineato l’importanza dell’appoggio del governo regionale e nazionale.

«Eccellenza io non posso essere lasciato solo a gestire oltre cento anni di ipocrisia e malagestione – ha dichiarato Cateno De Luca. Il Governo Nazionale deve prendere atto e dichiarare lo stato di emergenza abitativa con apposite procedure d’urgenza e relativi fondi, diversamente io sono pronto ad esercitare comunque le mie prerogative di massima autorità locale in materia di igiene e salubrità e di protezione civile».

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