Due idee, due linee di intervento: la realizzazione del “Parco Museo di Castel Gonzaga” – donato all’Amministrazione Comunale nel 2009 e inserito nel piano triennale delle opere pubbliche – e quella del “Parco dei Forti dello Stretto di Messina” – donato all’Amministrazione Comunale nel gennaio 2014. Tutto nell’ambito del “Progetto relativo alla tutela ed alla valorizzazione del sistema difensivo dello Stretto di Messina” promosso dall’Istituto Italiano dei Castelli, con la collaborazione dell’Associazione Amici del Museo e dello Studio Galeano. A mettere i bastoni tra le ruote e ritardare la realizzazione, in particolare di uno di questi progetti, il classico “intoppo” burocratico.
Parliamo, infatti, di Forte Gonzaga e della procedura di collaudo della struttura cinquecentesca «rimasta imbrigliata – spiega in una nota il consigliere Piero Adamo – nelle pastoie burocratiche».
Nell’aprile del 1992 il Forte è stato affidato alla Soprintendenza ai Beni Culturali per eseguire i lavori di ripristino, restauro e consolidamento che – precisa il consigliere – sembra siano stati ultimati nel febbraio 1999, ma «da allora si attende il completamento della procedura di collaudo».
Inoltre, «è bene precisare – ricorda Adamo – che il Forte Gonzaga è di proprietà del Demanio Regionale ed è stato concesso al Comune di Messina 14 dicembre 1974 per fini di pubblica utilità».
Dunque, all’Amministrazione è stato donato un progetto da 15 milioni di euro – già inserito nel piano triennale delle opere pubbliche – da finanziare con i fondi strutturali europei 2014-2020 ma è ancora tutto fermo a causa del mancato collaudo.
Durante un’audizione in commissione Cultura e Identità, lo scorso 2 aprile, è emersa questa situazione di stasi. In quell’occasione, sono stati ascoltati Michaela Stagno d’Alcontres, vice presente nazionale dell’Istituto italiano dei castelli; Franz Riccobono, presidente dell’associazione Amici del museo; l’architetto Antonio Galeano per esaminare appunto il “Progetto relativo alla tutela ed alla valorizzazione del sistema difensivo dello Stretto di Messina”.
«La Commissione ha deciso, pertanto, di invitare il soprintendete, Rocco Scimone, per la prossima riunione del 9 aprile al fine di approfondire la vicenda e chiedere il massimo sforzo affinché si definisca anche formalmente l’iter del “collaudo” cosicché il bene possa tornare nella disponibilità del Comune che, conseguentemente, potrà attivarsi per attingere alle ingenti risorse comunitarie Pon che saranno messe a bando nei prossimi mesi. E infatti, il progetto presentato ha un costo stimato di circa 15 milioni di euro per realizzare il quale non può prescindersi dai fondi europei di prossima emissione il cui plafond è notevolissimo. Il primo passaggio è, quindi, il collaudo.
Il progetto di riqualificazione di Forte Gonzaga – conclude Adamo – è davvero bello e suggestivo e rappresenta un’opportunità straordinaria di fare della cultura un motore di sviluppo della Città. La Commissione seguirà e supporterà ogni passaggio di questa vicenda».
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