C’è chi lancia rifiuti dal motorino o dal finestrino della macchina, chi manda il figlio minorenne, chi, ancora, passa a piedi e con nonchalance abbandona sacchetti di spazzatura direttamente sul marciapiedi. E per loro, dice il sindaco di Messina, Cateno De Luca, sono state staccate multe da 600 euro, grazie alle fototrappole posizionate in punti strategici della città. Ne sono in arrivo altre 400, aggiunge, mentre MessinaServizi ancora fatica a ingranare col porta a porta: «Dategli tempo, dal 1° ottobre sarà tutto a regime».
Oggi la diretta mattutina del sindaco di Messina è stata dedicata al tema dei rifiuti e alle «disfunzioni» del servizio di raccolta differenziata porta a porta che, esteso da qualche settimana a tutta la città dello Stretto, sta mettendo non poco in difficoltà MessinaServizi. De Luca difende la Partecipata Comunale, ma le dà una scadenza: «Volete almeno dare a MessinaServizi tre/quattro mesi di assestamento? – dice ai suoi follower sui social. Dal 1° ottobre deve essere tutto a regime. Sto cercando con l’Azienda di far fronte alle diverse disfunzioni».
Nel frattempo, prosegue l’attività repressiva da parte della Polizia Municipale, svolta con l’ausilio delle fototrappole. Il Primo Cittadino ha mostrato nei giorni scorsi diversi video e ha annunciato l’arrivo di nuovi dispositivi: «Finora abbiamo montato soltanto un’ottantina tra fototrappole e videocamere, ne abbiamo ordinate 400, che nel giro di un mese arriveranno. Saranno tutte coordinate dalla Polizia Municipale, quindi vi beccheremo a uno a uno. Da sabato prossimo pubblicheremo anche il resoconto delle sanzioni che stiamo facendo. Riusciremo a chiudere il cerchio. Multe ne stiamo facendo a iosa, com’è giusto che sia».
Nelle prossime settimane, infine, potrebbe esserci una novità: «Con il regolamento che stiamo approvando sono previste le ganasce alle macchine per chi non paga le sanzioni».
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