L’assessore Dafne Musolino lo aveva annunciato già diversi giorni fa: il Comune di Messina ha fatto ricorso contro il reintegro dell’ex dirigente del dipartimento Protezione Civile, Riccardo Pagano. Il dipendente comunale era stato messo in disponibilità dall’Amministrazione De Luca durante la rimodulazione dell’organigramma di Palazzo Zanca, ma aveva fatto ricorso e il Tribunale di Messina aveva accolto la sua richiesta.
Ora, la procedura di reintegro è iniziata ma, come già annunciato dall’assessore al Contenzioso, Dafne Musolino, il Comune ha depositato un reclamo ex art. 699 terdecies del Codice di Procedura Civile contro l’ordinanza di reintegro del dirigente Riccardo Pagano emessa lo scorso 23 novembre 2021 dal Tribunale Civile di Messina. In sostanza, il Comune aveva mandato a casa il dipendente comunale nell’ottica di una riduzione del numero di dirigenti, considerandolo tra il “personale in eccedenza”.
Secondo l’assessore Musolino, l’unico motivo per cui il Giudice aveva accolto il ricorso di Pagano risiedeva nel fatto che, in quel momento, due dirigenti avevano cessato il loro rapporto con il Comune: «A parere del Tribunale – scriveva l’assessore al Contenzioso –, quindi, con la fuoriuscita di questi dirigenti, sarebbe venuta meno la condizione di eccedenza e dunque sarebbe possibile fare rientrare in servizio il richiedente».
Per Musolino, però, l’ordinanza del Giudice del Lavoro avrebbe in realtà «confermato la correttezza e la legittimità dell’intero procedimento adottato dall’Amministrazione anche con riferimento alla scelta operata tra i dirigenti che sono stati confermati e quelli che invece sono stati posti in eccedenza e poi in esubero».
Di conseguenza, l’assessore al Contenzioso annunciava già lo scorso 26 novembre il ricorso poi presentato il 1° dicembre: «Considerato che lo stesso Giudice del Lavoro ha dichiarato la legittimità dell’operato dell’Amministrazione, si è già dato mandato per proporre il reclamo avverso la suddetta ordinanza perché riteniamo che debbano essere ulteriormente verificate le ragioni, di natura oggettiva, per le quali l’ing. Pagano, dirigente di area tecnica, non possa riprendere servizio in un Comune che ha già un’eccedenza di Dirigenti tecnici e invece lamenta una deficitarietà di dirigenti di area amministrativa».
Il Comune di Messina ha quindi dato mandato all’avvocato Pietro Maria Mela di presentare ricorso. Adesso, non resta che attendere la decisione del Tribunale.
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