Dal 22 al 24 ottobre, FreeWeed Messina torna in piazza per la raccolta firme destinate al Referendum Cannabis Legale. La campagna, partita lo scorso 11 settembre, ha già accolto più di 600mila adesioni.
Da venerdì partirà la campagna nazionale “100 Piazza per il #ReferendumCannabis”. All’iniziativa parteciperà anche Messina, con diversi banchetti nelle principali piazze della città. Insieme a FreeWeed anche Attivisti Uniti, Potere al Popolo e Più Europa.
«Per poter finalmente dare la possibilità, a coloro che non hanno potuto firmare con SPID online – dicono i responsabili dell’iniziativa –, di poter firmare il Referendum per la Cannabis Legale fisicamente, grazie anche alla disponibilità del consigliere comunale Alessandro Russo, che farà da Autenticatore».
Anche a Messina continua la raccolta firme per il Referendum Cannabis Legale
Nel giro di una settimana, dall’11 al 18 settembre, erano state raccolte più di 500mila adesioni, numero sufficiente per presentare la richiesta – come prevede la legislazione – in Cassazione. Nonostante il numero delle firme, però circa 1.400 Comuni non avevano validato – sempre come prevede la legge – i certificati elettorali di coloro i quali avevano firmato.
Si rischiava così di saltare il termine ultimo fissato al 30 settembre. Lo scorso 29 settembre però il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che proroga la data di scadenza per la presentazione delle firme sui referendum dal 30 settembre al 31 ottobre.
Referendum abrogativo:
Il referendum abrogativo previsto dall’art. 75 della Costituzione stabilisce che 500.000 cittadini o 5 Consigli regionali, possono proporre all’intero corpo elettorale “l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge”. Per legge si intende una legge in senso formale, cioè approvata dal Parlamento secondo il procedimento ordinario; per “atto avente valore di legge” si intendono i decreti legge e i decreti legislativi (adottati dal Governo su legge delega del Parlamento).
La Corte Costituzionale si pronuncia sull’ammissibilità del referendum. Sono escluse dal referendum abrogativo le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Non è possibile abrogare disposizioni di rango costituzionale, gerarchicamente sovraordinate alla legge ordinaria. La Corte costituzionale ha esplicitato ulteriori criteri di ammissibilità dei referendum con una copiosa giurisprudenza.
Perché il referendum sia valido deve essere raggiunto il quorum di validità e cioè devono partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. Perché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Hanno diritto a partecipare al referendum tutti cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
Dove si firma a Messina
A Messina si raccoglieranno le firme dal 22 al 24 ottobre:
- 22 ottobre, dalle 17 alle 19: Piazza Unione Europea;
- 23 Ottobre, dalle 19 alle 21, in Via Lepanto (presso Statua Don Giovanni d’Austria);
- 24 Ottobre, dalle 17 alle 19, in Piazza Cairoli.
A questo link il testo completo della proposta referendaria.
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