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Reddito di povertà in Sicilia: c’è tempo fino al 15 aprile per richiederlo

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Grande successo riscosso dal reddito di povertà in Sicilia a pochi giorni dall’attivazione della piattaforma. La piattaforma è stata avviata martedì 25 febbraio. In sei ore le richieste presentate all’Irfis sono oltre 1500 per ottenere il contributo di solidarietà.

Le istanza arrivate ammontano a circa 4,5 milioni di euro, con una media di circa 3 mila euro a famiglia. Le domande “in bozza”, in attesa di essere inviate solo altre 5 mila. Per fare richiesta del reddito di povertà in Sicilia, c’è tempo fino al 15 aprile e verrà, inoltre, stilata una graduatoria.

Reddito di povertà Sicilia: aiuto tangibile

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha fortemente voluto l’inserimento della misura nella Legge di stabilità, con uno stanziamento di 30 milioni di euro. A tal proposito ha dichiarato: «un grande successo visto che in poche ore sono stati oltre 10 mila gli accessi alla piattaforma digitale gestita dalla nostra finanziaria, senza nessun problema. Dai primi dati, pensiamo di potere andare incontro alle richieste di 10 mila famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo loro un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Vogliamo fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato».

Anche l’altra misura gestita dall’Irfis, oltre il reddito di povertà, a pochi giorni dalla chiusura, procede a gonfie vele. Si tratta dell’abbattimento degli interessi sui mutui per le medie e piccole imprese siciliane per la quale il governo regionale ha stanziato 45 milioni di euro. Hanno già presentato richiesta 5.700 aziende per un ammontare di 46,5 milioni di euro. C’è tempo fino al 4 marzo. Nei successivi 30 giorni avverrà l’istruttoria e in altri 30 l’erogazione delle risorse.

Schifani ha aggiunto: «anche in questo caso l’iniziativa messa in campo dal mio governo ha avuto un ottimo successo. Per fare crescere il Pil stiamo sostenendo gli investimenti e i consumi. In meno di un anno, tra  contributo di solidarietà, mutui alle famiglie e alle imprese e credito al consumo faremo un’iniezione di liquidità di circa 140 milioni di euro».

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