Messina. Da due settimane è stata ampliata e rinforzata la campagna di recupero crediti attivata dall’AMAM. L’Azienda Meridionale Acque Messina sta, in maniera attiva e mirata, operando per rientrare di milioni di euro non pagati dagli utenti.
L’AMAM, per procedere al recupero crediti, sta ricorrendo – anche – alla riduzione della portata idrica per abitazioni, negozi e imprese.
L’azienda responsabile della gestione idrica su Messina e provincia, sebbene titolata ad agire in questo modo, è stata oggetto di numerose perplessità sia da parte di alcuni media che di svariati organi politici.
L’attività di recupero crediti dell’AMAM è finita nell’occhio del ciclone, soprattutto, per “il presunto diverso trattamento tra chi è moroso e chi paga regolarmente”.
AMAM oggi, attraverso una nota stampa, fa sapere che non c’è nessuna volontà di creare disagi o disservizi all’utenza ma ha la necessità di procedere, anche attraverso soluzioni condivise, di provvedere al recupero dei crediti maturati.
«Siamo aperti – dice la nota stampa – al dialogo e ad eventuali concertazioni con gli organismi interessati alla soluzione delle questioni di ordine sociale o professionale in gioco».
Ecco gli aspetti salienti dell’attività di recupero crediti, per il consumo d’acqua, di AMAM.
Piani di rientro per i condomini
AMAM si è sempre resa disponibile nel concedere dei piani di rientro alle utenze morose, ivi comprese le utenze condominiali.
Purtroppo, in passato, sono già stati stipulati accordi, con previsione di rateizzazioni, che spesso non sono stati onorati, neanche pagando i consumi correnti, determinando per questo un aumento considerevole del debito derivante dall’utilizzo del servizio idrico.
Condomini e regolarità dei pagamenti
Con i 3.100 condomini di Messina, AMAM, nella maggioranza dei casi, ha un contratto unico e conseguentemente un contatore unico. L’azione di riscossione dei consumi dei singoli inquilini è quindi compito del condominio attraverso il proprio amministratore.
Ben il 77% dei condomini (2.226) sono morosi, ovvero non hanno pagato e/o non pagano regolarmente le bollette di consumo dell’acqua e dell’uso della fognatura e della depurazione, mentre ce ne sono comunque 682 in perfetta regola.
Il perché non paghino è una questione esclusivamente interna alla gestione del condominio e quindi, se ci sono inquilini che adempiono e altri che non lo fanno, non può essere imputato all’AMAM, tanto più se il risultato finale è quello di non pagare comunque la bolletta afferente il condominio nel suo complesso.
La causa principale di morosità non è la presenza del contatore unico, ma l’assenza di pagamenti da parte del condominio.
Installazione di contatori singoli e nuovi contratti
«AMAM è più che disponibile e favorevole all’installazione dei contatori singoli che richiede, in molti casi, la realizzazione di lavori tecnici che vanno eseguiti a spese del condominio».
Per procedere alla stipula di nuovi contratti singoli, inoltre, bisogna procedere alla chiusura dei contratti condominiali esistenti, che però, sono pendenti per morosità. La prima operazione necessaria, quindi, nell’interesse di tutti, diviene la risoluzione della morosità condominiale.
In questo contesto, stante l’inderogabile necessità di procedere alle azioni di recupero dei crediti pregressi, anche per rispetto nei riguardi di tutti i cittadini e le imprese che pagano regolarmente il servizio, AMAM è più che disponibile a individuare eventuali nuove formule che attenuino i disagi della riduzione dell’acqua.
AMAM, al netto di questa apertura nei confronti delle necessità degli utenti, sta lavorando anche con le Associazioni dei Consumatori, l’Ordine dei Commercialisti, l’Associazione degli Amministratori dei Condomini e con la Camera di Commercio, per individuare formule adatte di mediazione e conciliazione.
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