«Stai provando in tutti i modi a far perdere Messina»: questa l’accusa che Sicilia Futura rivolge al sindaco Cateno De Luca nel commentare la sua recente iniziativa riguardante il Recovery Fund ed in particolare i fondi per il Sud Italia.
Per il pomeriggio di oggi, il sindaco di Messina Cateno De Luca ha convocato una conferenza stampa durante la quale presenterà i contenuti della “diffida inviata al Governo Nazionale e a tutti gli organi istituzionali europei, nazionali e regionali in merito al Recovery Fund”. Insieme a lui, saranno presenti il vicesindaco Carlotta Previti ed il dirigente tecnico dell’Area tecnica della Città Metropolitana di Messina – nonché ex presidente di AMAM Messina –, Salvo Puccio.
L’iniziativa, però, non sembra essere andata a genio a Sicilia Futura che, in una nota, punta il dito contro il Primo Cittadino accusandolo di provare a «tramutare una cosa seria in un’iniziativa di pura propaganda politica con il risultato di isolare sempre più Messina. Ad oggi – sottolinea il gruppo politico – Governo Nazionale, Regionale e tutte le Istituzioni locali, ad eccezione dell’Università (ma sarà probabilmente solo questione di tempo) sono divenuti i nemici da combattere senza pensare se tale strategia guerrafondaia e complottista serva alla Città».
Ma non solo. Il gruppo politico accusa il Sindaco di Messina, sostanzialmente, di essersi «imbucato» ad una manifestazione di luglio 2020 al termine della quale Sicilia Futura – insieme ad altri soggetti provenienti in modo trasversale dal mondo sindacale, politico ed associazionistico –, aveva redatto un documento con delle proposte sulle modalità di utilizzo dei fondi del Recovery Fund, e di averle “copiate”.
«A quella manifestazione – scrive in proposito Alessandro Tinaglia, responsabile per Sicilia Futura delle tematiche strategiche “Recovery fund” – De Luca si “imbucò” facendo sue tutte le proposte. Da allora il nulla, o meglio numerose contraddizioni e cambi di posizione sul collegamento stabile sullo Stretto, fino alla conferenza stampa in programma questo pomeriggio. Eppure lo scorso 18 dicembre, S&D (gruppo di 145 deputati Socialisti e democratici al Parlamento Europeo), durante il workshop tematico sul “Next Generation EU”, ha fatto proprie le idee da noi messe in campo».
«Oggi – conclude Tinaglia – leggiamo che i contenuti di quel documento vengono riproposti nel tentativo di utilizzarli non come opportunità per la Città ma come ennesimo strumento di contrapposizione sterile e dannosa. Insomma dopo il lancio del “pacchetto di progetti” da 500 milioni, il 95% dei quali ereditati dal “Patto per Messina” (strumento ideato dal Governo Renzi per tutte le città Metropolitane), non si può che constatare che il lupo De Luca perde il pelo ma non il vizio. E ora, non avendo argomenti, via di filato alle contumelie ed alle offese, perché il re si sa non fa corna!».
Qui il documento di Sicilia Futura.
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