Radio Antidoto: una bella storia da raccontare

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Abbiamo una bella storia da raccontare oggi in questo spazio dedicato a Radio Antidoto, web radio nata 13 mesi in piena emergenza sanitaria. Di cose ne sono successe e alcune di queste le abbiamo viste nascere. È il caso del progetto editoriale di Diego Repetto, architetto e land artist, che a luglio volerà alla Biennale di Venezia per presentare il libro Concerti di Idee in azione nel Quinto Paesaggio”.

Il progetto – nato dall’esigenza di reinventare la connessione tra gli individui – è stato sviluppato con il supporto della piattaforma RiavviaItalia, di Radio Antidoto e di diverse fondazioni culturali internazionali.

Radio Antidoto dentro un libro

Così Radio Antidoto è finita dentro un libro che verrà presentato a luglio alla Biennale di Venezia. «La pandemia – scriveva Diego a maggio 2020 – ha generato una “stasi dell’immaginazione”, rallentando e in alcuni casi addirittura congelando la ripresa di diversi settori culturali, produttivi e di servizi.

L’allegato 9 del DPCM del 17 maggio 2020 descrive le diverse misure da adottare nello svolgimento di spettacoli dal vivo e nei cinema. Diventa sempre più evidente che bisogna ripensare gli spazi per la Cultura, ma per far ciò serve una mentalità transdisciplinare, aperta all’ascolto e al confronto tra varie discipline, che generi soluzioni visionarie, creative, flessibili, economicamente, sostenibili e applicabili nel breve periodo.

Da questa necessità nasce il progetto “Concerti di idee in azione nel Quinto Paesaggio”, che intende – attraverso un movimento di idee – generare una partecipazione globale tra associazioni e istituzioni culturali, università, pubbliche amministrazioni, cittadini, professionisti e liberi pensatori».

Il Quinto Paesaggio di Diego Repetto

Con Quinto Paesaggio, si intende quel paesaggio generato da opere ed eventi temporanei o fissi, reali e/o virtuali, che con forza catalizzatrice sul territorio, stimolano a vivere l’ambiente in modo nuovo trasmettendo un forte impatto emotivo sulla memoria collettiva, attraverso il significato vero e proprio dell’evento e un senso di unicità del momento che si sta vivendo.

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