Quaranta giorni in quarantena. Potrebbe essere il titolo di un film; capolavoro cinematografico, sceneggiato a più mani, interpreti dislocati in varie parti d’Europa e una colonna sonora fantastica che suona come le note mistiche di Radio Antidoto.
Come ogni domenica, vi raccontiamo quello che succede tra le onde della radio che come antidoto alla reclusione usa voci, esperienze e percezioni degli speaker “in gabbia”.
La connessione c’è, lo streaming è partito e la voce prende colore. Ancora un po’ fredda ma basta poco per riscaldarla. Giusto un paio di battute e qualche respiro. Nudi, senza pregiudizio né timidezza, ci tuffiamo e nuotiamo per raggiungere la terra ferma. Radio Antidoto è il mare, noi siamo gli abili nuotatori e il virus è solo un isolotto che circumnavighiamo sotto il sole di aprile.
I 7 giorni di Radio Antidoto
La radio ha la capacità di cambiare la sua forma e aderire ai cambiamenti emotivi dello speaker, nessuna finzione, nessun copione, nessuna scaletta. Siamo solo noi e quello che ci portiamo addosso, trascinati dall’energia o, talvolta, dalla pesantezza di questa situazione, che ancora non è né definita né definitiva.
Anche questa settimana su Radio Antidoto è stata ricca di spunti, incursioni e nuove voci, come quella di Chiara reclusa a Bruxelles che venerdì si sentiva blu e per descrivere meglio questa sua condizione ci ha fatto ascoltare un monologo di Toni Servillo.
Ma è stata anche la settimana del workshop di danza (radiofonico) con Giuna, che è, davvero, sempre una carica di energia e di entusiasmo. Ancora alti momenti di radiofonia con Mosè che all’interno del suo Memento Smile, ha raccontato le città nei quadri. Tra queste la “Città ideale”, che oltre ad essere rappresentata in un dipinto anonimo conservato al Walter Art Musem di Baltimora è anche un concetto – realizzato o solo immaginato – di insediamento urbano. Interessante – come sempre – anche la puntata di Pilato condotta da Fabio che questa settimana ha ospitato Alessandra e il suo Avaja, circolo ricreativo di design territoriale con sede a Catania.
In mezzo abbiamo festeggiato, a distanza, i compleanni di Olivia e Romeo, reclusi rispettivamente in Olanda e in Sardegna.
Infine – a suon di auguri – all’interno di #iotrasmettodaletto (condotto dalla sottoscritta) abbiamo ascoltato la cover, realizzata dal coro di Progetto Suono di Messina, di “Al di là dell’Amore” (l’originale è di Brunori). E Federica Bonomo, ci ha fatto – letteralmente – commuovere, cantando un pezzettino di “Reginella”, come fa al telefono con sua nonna Maria.
Ascolta l’intervista a Federica Bonomo – componente del coro di Progetto Suono:
Hai voglia di tuffarti?
Radio Antidoto è sempre alla ricerca di voci nuove, se anche tu hai voglia di tuffarti, basta visitare www.radioantidoto.org e scoprire come fare per trasmettere durante la reclusione.
Che aspetti? Radio Antidoto è un mare bellissimo!
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