I Comuni della Sicilia potranno affidare a ditte specializzate la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dai cittadini in isolamento a casa perché positivi al coronavirus. I costi del servizio saranno a carico delle Asp di competenza. A precisarlo è il dirigente generale del Dipartimento per l’Acqua e i Rifiuti della Regione Siciliana, Calogero Foti, con una circolare.
Già nei giorni scorsi, il consigliere comunale Giandomenico La Fauci aveva messo in evidenza le difficoltà di molti cittadini, positivi al covid-19, che segnalavano ritardi nel ritiro dei rifiuti, di competenza, in questo caso, dell’ASP di Messina. Oggi il chiarimento della Regione Siciliana, che ha previsto la possibilità per i Comuni di affidare a ditte specializzate – da individuare consultando gli elenchi delle aziende sanitarie locali – la raccolta, il trasporto e la distruzione della spazzatura prodotta dai cittadini attualmente in isolamento.
Di seguito, alcuni chiarimenti dal Dipartimento per l’Acqua e i Rifiuti: «Sono due le tipologie di rifiuti individuate nel documento, “A“ e “A1”, riferibili rispettivamente ai soggetti in quarantena obbligatoria e in quarantena con sorveglianza attiva. Le amministrazioni cittadine dovranno rispettare, quale parametro utile per la quantificazione economica, il valore massimo del costo unitario a utenza previsto per l’esecuzione di analogo servizio espletato da parte delle ditte specializzate individuate dalle stesse Aziende sanitarie provinciali».
«Se – si legge in una nota della Regione – non fosse possibile conferire i rifiuti di tipo “A” negli impianti di termodistruzione in esercizio della Sicilia, i Comuni potranno affidare il servizio di raccolta e trasporto contestualmente a quello per le utenze di tipo “A1” attraverso il gestore affidatario del servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio comunale, avvalendosi di personale appositamente formato e con tutte le precauzioni del caso. Anche in questo caso gli oneri aggiuntivi saranno a carico delle Asp territorialmente competenti che dovranno comunque tenere conto delle relazioni dei Comuni».
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