In arrivo dalla Regione Siciliana 4,2 milioni di euro per potenziare la raccolta differenziata e contrastare il fenomeno delle microdiscariche e dell’abbandono dei rifiuti a Messina. I fondi fanno parte di un finanziamento destinato alle tre Città metropolitane dell’Isola e serviranno anche per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Prevista anche la formazione di gruppi di ispettori ambientali.
La Regione Siciliana ha sbloccato 18 milioni di euro che verranno usati per implementare la raccolta differenziata nelle Città metropolitane di Messina, Catania e Palermo: «È un grande risultato – commenta il presidente Nello Musumeci – che dimostra ancora una volta l’attenzione del governo regionale verso il tema della raccolta differenziata che nella nostra Isola è quasi raddoppiata in tre anni, passando dal 20% al 40%».
Il finanziamento è stato suddiviso in base al numero di abitanti, coinvolgendo le Società per la regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti (Srr) nella programmazione e nelle procedure di acquisto delle dotazioni. In particolare, 6,5 milioni di euro sono destinati a Palermo, 5 milioni di euro a Catania e 4,2 milioni di euro a Messina. In più, per la Srr di Palermo si aggiungono ulteriori 2 milioni e 492 mila euro, frutto di un altro accordo risalente al 2012.
«Abbiamo creduto fermamente in questa iniziativa – ha commentato l’assessore Alberto Pierobon – perché riteniamo fondamentale intervenire a supporto delle Aree metropolitane impegnate nel percorso per l’incremento della raccolta differenziata. Ringrazio il direttore Foti per il prezioso lavoro e il Ministero per aver accolto con spirito costruttivo le nostre richieste. Sarà importante anche l’opera di sensibilizzazione nelle scuole, perché partendo dai più piccoli si può migliorare in maniera concreta ed efficace la sensibilità ambientale delle famiglie».
Videosorveglianza ed ispettori ambientali
Il Piano di interventi pensato dalla Regione Siciliana per le tre Città metropolitane, Palermo, Catania e Messina, prevede tra le varie misure, l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree in cui maggiore è il rischio che vengano abbandonati rifiuti. Disposta anche la costituzione di gruppi di ispettori ambientali che si occuperanno, insieme al Nucleo operativo di protezione dell’ambiente dei vigili urbani, di controllare la qualità dei rifiuti conferiti.
Un ulteriore intervento mira ad incrementare il compostaggio domestico, attraverso l’acquisto e la consegna alle famiglie di compostiere per la trasformazione dell’organico in compost da utilizzare come fertilizzante. Saranno organizzate, infine, iniziative di sensibilizzazione ai temi dell’ecosostenibilità e della tutela dell’ambiente, indirizzate alle scuole e quindi agli studenti e ai loro familiari.
(206)