Un cartellone pubblicitario che regala acqua alla città, un gatto che aiuta i bambini ad attraversare la strada, un salotto urbano fatto di alberi caduti, un modo originale per far rivivere le vecchie cabine telefoniche in disuso: queste le quattro idee dal mondo per rendere Messina un po’ più bella. Prendete il passaporto, perché per scoprire la prima dovremo volare fino al Perù, ma niente paura, torneremo in Europa prima di cena. Si parte. “La pubblicità è l’anima del commercio”, diceva tanti anni fa Henry Ford e, col senno di poi, ci aveva visto giusto. Mai come adesso, la pubblicità è una grossa componente della nostra vita. Ne siamo sommersi, a casa, in ufficio, quando guardiamo le serie tv o i film (“Jurassic World”, per esempio, è in realtà un lunghissimo spot di una grossa casa automobilista tedesca), quando camminiamo per strada. E allora perché non sfruttarla anche per ricavarne qualcosa per tutta la cittadinanza? Ecco, è esattamente ciò che hanno fatto in Perù grazie all’idea della Universidad di Ingenieria & Tecnologia (UTEC) di Lima. I ricercatori dell’UTEC hanno infatti realizzato dei cartelloni pubblicitari che producono acqua. Come? Catturando l’umidità che viene poi filtrata di tutte le sue componenti nocive per rendere l’acqua potabile. Per ogni cartellone – riporta Wired – vengono prodotti 20 litri al giorno messi a disposizione dei cittadini di Lima.
La seconda idea dal mondo per Messina è un po’ un mix di iniziative e progetti diversi realizzati in tutto il mondo e ha un obiettivo: rendere la città più allegra, più colorata, più bella. Nei pressi di una scuola materna del piccolo comune di San Martino al Tagliamento, in Friuli Venezia Giulia, le strisce pedonali che i bambini attraversano ogni giorno per andare all’asilo sono state trasformate in un grande gatto bianco e giallo. Ma questo è solo un esempio, perché in molte parti d’Italia sono state realizzate iniziative simili, nelle isole pedonali e soprattutto nelle vicinanze delle scuole. Non è un’idea “utile”, non porta nessun vantaggio a livello pratico, ma può rendere più “viva” una strada grigia di una città altrettanto grigia. Un po’ di colore e di fantasia nell’arredamento urbano, insomma, non fa mai male né ai bambini né agli adulti. Iniziative simili le segnala GreenMe in questo articolo e in questo (giusto per fare qualche esempio in più).
La terza idea sembra essere stata pensata appositamente per Messina: trasformare il legno degli alberi caduti in panchine, tavoli, persino divani, per creare veri e propri salotti pubblici all’aperto. Le condizioni delle piante cittadine le conosciamo tutti, ma che fare con i fusti e i rami tagliati o crollati? Dario Brivio dello Studio Apeiron, a Monza, ha avuto un’idea vincente e ha creato per la sua città un luogo in cui è possibile sostare, fermarsi a leggere il giornale o un libro, prendersi una tregua dal tran tran quotidiano. Un’iniziativa simile è stata realizzata a Roma dove dei tronchi di pino sono stati usati per creare un teatro all’aperto all’interno del Parco della Vittoria dell’istituto Giacomo Leopardi.
Quante volte vi siete imbattuti per le vie del centro in vecchie cabine telefoniche in disuso? Ecco, dando un’occhiata sul web si trovano tantissimi esempi di modi in cui le città del mondo le hanno trasformate e le stanno tutt’oggi riutilizzando. Anche a Messina, sul torrente Trapani, ce n’è una che è diventata una biblioteca (sebbene poco utilizzata e piena quasi esclusivamente di libri scolastici). Ma le idee in realtà sono tantissime. Una in particolare ci ha colpito: a Settle, nel North Yorkshire, in Inghilterra, una vecchia cabina telefonica è stata rimessa a nuovo e trasformata in un negozio di cartoline della città. Quale idea migliore per una Messina che, recentemente, sembra aver trovato la voglia di puntare di più sul turismo?
(743)