Quattro Frecce: una marcia in più per i parcheggiatori messinesi

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Da fonti certe abbiamo saputo che – in media – un’officina che si occupa di rimozione, per conto della Polizia Municipale di Messina, porta in deposito circa 10 macchine al giorno. Molto spesso, si tratta sempre degli stessi cittadini messinesi, quelli che decidono di parcheggiare sempre, e per sempre, male. Quelli che Quattro Frecce ha identificato come Missinisi Recidivos.

«La chiara provenienza spagnola – dicono gli esperti – fa immediatamente pensare a colonie di altri scaltri che in qualche modo sono entrati in contatto con i discendenti del Missinisi Scaltrorum per generare una dinastia ancora più forte». Il recidivos, infatti, è un vero osso duro e nonostante le ripetute multe e segnalazioni, continua a parcheggiare dove non dovrebbe.

Come non dovresti parcheggiare

E anche vero, conferma la nostra fonte, che la Polizia Municipale (clemente) non sempre fa rimuovere la macchina parcheggiata male. Pensate quindi la quantità di macchine in più che potrebbero esserci al deposito in questione e quanto, invece, più libera sarebbe la strada.

Eppure, il messinese non vuole ascoltare niente. Né i divieti, né le costose multe, né le segnalazioni. «Del resto ricadere negli stessi errori è tipico di chi parcheggia male. È un po’ – aggiungono i nostri studiosi – la cifra stilistica di questo discendente dello scaltro, questo messinese sarà sempre condannato a ricadere nello stesso divieto di sosta».

Quattro Frecce per le Isole pedonali

Se a Messina vengono anche solo immaginate delle isole pedonali si commette peccato mortale. Di recente, è tornata agli onori della cronaca la questione dell’isola pedonale, che potrebbe essere uno stimolo in più per il messinese per sviluppare la tanto discussa mobilità alternativa. In alternativa, ipotesi più probabile, l’isola pedonale potrebbe essere solo una scusa per continuare a parcheggiare male, ma proprio male.

Quando commettiamo un errore, dovremmo avere almeno la briga di pensare a cosa abbiamo sbagliato ed evitare di ripeterlo la prossima volta, perché va da sé: sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.

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  1. I mezzi alternativi ancora lasciano a desiderare. Si spera che il metroferrovia prenda il meritato via e i mezzi pubblici siano più puntuali. Non servirà a sradicare la cultura di chi lascia l’auto in doppia fila pur essendoci il posto libero ma aiuterà chi non vuole utilizzare un mezzo proprio.

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