Le foto di Quattro Frecce si commentano da sole. Con certi messinesi – questi scaltri – non si può fare proprio niente. Chissà cosa abbiamo fatto di così malvagio per meritarci dei concittadini così. Ormai il parcheggio brutto è uno stile di vita e come confermano i nostri studiosi, «tutto è stato devastato. Non abbiamo nessuna speranza».
Oggi con noi, il Missinisi ‘Rossu, un cugino della terza generazione del Missinisi Scaltrorum, che nel corso degli anni ha divulgato il parcheggio brutto a Messina. «Il Missinisi ‘Rossu è comune, come il punteruolo rosso, ostinato, recidivo e ovviamente inutile».
La sua inutilità è pari al moscerino che si posa sulla vostra scrivania. Così inutile e così fastidioso, questo discendente dello scaltro riesce a dimostrare la sua supremazia, solo ed esclusivamente, con le barbarie.
Siete come i vostri parcheggi
Alcuni parcheggiatori messinesi sono abbastanza irrecuperabili, non riescono proprio a capire dove mettere la macchina. «Questo – dicono gli esperti di Quattro Frecce – è il famoso problema cognitivo di cui parlavamo nelle puntate precedenti. La prima macchina, infatti, è sul marciapiede e, per un atteggiamento di emulazione, anche il secondo discendente dello scaltro, che non sa decidere meglio dei suoi parenti, si parcheggia all’angolo».
Che si vedesse una volante coraggiosa a fare una multa, che si vedessero cittadini indignati. Invece tutto scorre nella normalità, ma non vi siete stancati di vedere questi parcheggi? Non vi siete stufati di pagare le tasse e avere strade scolapasta? Di non poter passeggiare senza dovervi buttare in strada?
Glossario per automobilisti incerti
Il Codice della Strada, nonché quello del buon senso, spiega chiaramente che non si può parcheggiare sulle strisce personali. L’articolo specifico è il 158 comma 1 lettera g, che recita testualmente: “La fermata e la sosta sono vietate sui passaggi e attraversamenti pedonali”. Insomma, sulle strisce non si può né fermarsi né sostare.
(211)