Quattro Frecce: il testimonial dei parcheggi brutti di Messina

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Sensazionali scoperte su Quattro Frecce, la rubrica che ogni domenica vi delizia e vi sollazza con i parcheggi più brutti di Messina. Anche se non c’è niente da ridere.

Oggi sui nostri taccuini è finito proprio lui, il più vicino discendente del Missinisi Scaltrorum, il più alto in grado quando si parla di parcheggi brutti, anzi bruttissimi.

Le Quattro Frecce

Non fatevi ingannare dalla prontezza dei riflessi del Missinisi Fausu che, per correre ai ripari, ha ben pensato di accendere le quattro frecce, sostando sopra un marciapiede. Ma avrà avuto un’urgenza, diranno alcuni di voi. Ma a noi delle urgenze non ci interessa più.

A noi interessano i marciapiedi percorribili senza ostacoli, senza grossi intralci e senza dover camminare sul ciglio della strada, a ridosso della corsia degli autobus.

«Questo discendente dello scaltro – sostengono gli esperti – usa la strategia delle quattro frecce per giustificare il suo parcheggio sul marciapiede. Alibi utilizzato da molti ma che ormai non inganna più nessuno».

Glossario per automobilisti incerti

L’articolo 153 del Codice della Strada dice che:

I conducenti dei veicoli a motore devono azionare la segnalazione luminosa di pericolo (quelle che definiamo quattro frecce):

a) nei casi di ingombro della carreggiata;

b) durante il tempo necessario a collocare e riprendere il segnale mobile di pericolo ove questo sia necessario;

c) quando per avaria il veicolo è costretto a procedere a velocità particolarmente ridotta;

d) quando si verificano improvvisi rallentamenti o incolonnamenti;

e) in tutti i casi in cui la fermata di emergenza costituisce pericolo anche momentaneo per gli altri utenti della strada.

 

 

(237)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.