Anche questa domenica torna Quattro Frecce, la rubrica sui parcheggi selvaggi a Messina. Oggi osserveremo un esemplare rarissimo di “Missinisi Rampicantum”. E come scriveva Balzac: «Gli arrivisti sono come le scimmie che si arrampicano sugli alberi, delle quali ammiriamo l’agilità. Ma una volta arrivati in cima mostrano soltanto le loro parti vergognose».
Il Messinese vuole sempre di più
Quattro Frecce continua a indagare la specie discendente del “Missinisi Scaltrorum”, capostipite dei parcheggiatori più creativi, ribelli e arrampicatori di Messina.
Dalle nostre indagini, è emerso che il messinese non scende a compromessi. Si tratta di un tipo ambizioso soprattutto quando si parla di viabilità.
Passo dopo passo
Quattro Frecce continua a riempire le pagine bianche di questo romanzo urbano. Fatto di doppie file, strilloni della retromarcia e conducenti impazziti. Se il “Missinisi Pinetum” descrive un messinese ombroso e solitario, se il “Missinisi Hortorum” si distingue per la voracità, se il “Missinisi Pavimentum” si evolve in più livelli, che caratteristiche avrà il “Missinisi Rampicantum”?
L’arrampicatore messinese
Quella di oggi – cari esploratori – è una scoperta sensazionale. Quattro Frecce – grazie anche alle vostre numerose segnalazioni – è riuscito a osservare da vicino il “Missinisi Rampicantum”.
È davvero molto difficile entrare in contatto con questo tipo di discendente del “Missinisi Scaltrorum”. Di solito, infatti, il “Missinisi Rampicantum” agisce di notte, lontano da occhi indiscreti. Come un pipistrello sorvola la città per non perdersi neanche un parcheggio.
Già dal nome è facile intuire che questo particolare esemplare di parcheggiatore è uno che si arrampica. È molto ma molto ambizioso tanto da volersi arrampicare al primo piano delle stanze di un palazzo di via Cesare Battisti. Ama mangiare bene e predilige i prodotti sani e di stagione. Grazie a una dieta equilibrata, infatti, il “Missinisi Rampicantum” ha la possibilità di arrampicarsi ovunque lui voglia.
E chissà, magari la prossima volta riuscirà a farci rabbrividire di meno.
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Abito al villaggio sant’agata dal 2011, ebbene malgrado le segnalazioni a tutti i responsabili non sono riuscito a fare eliminare il parcheggio perpetuo sulle banchine in via consolare pompea direzione Ganzirri prima del semaforo che incrocia la strada x l’ospedale papardo. i pedoni devono scendere sulla strada per potere passare!! pensate alle mamme con le carrozzine!! Si aspetta il morto per eliminare questo sconcio segnalato da più persone persino al Quartiere ??