L’Arcivescovo di Messina, Monsignor Giovanni Accolla fa sue le parole di Papa Francesco per dare il via alla Quaresima 2022, che inizia oggi – mercoledì 2 marzo; periodo che porterà alle celebrazioni della Pasqua il prossimo 17 aprile. L’Arcivescovo, in questo messaggio, parla dell’Ucraina in profonda crisi ma anche di quello che la comunità ha dovuto passare con la pandemia.
«Mi piace richiamare la nostra attenzione – scrive l’Arcivescovo – su quelle situazioni della storia recente e attuale che sono state o sono oggetto di preoccupazione, di disagio, di destabilizzazione delle tante sicurezze già consolidate nella vita di ogni giorno: la pandemia e il presente conflitto in Ucraina. Ciò però non ci distoglie da tutte le altre fragilità che ancora oggi sono presenti nella nostra vita e che riguardano i costumi e i comportamenti personali o collettivi».
Nel tradizionale messaggio della Quaresima rivolto a Messina, Monsignor Accolla fa, infatti, riferimento anche a chi gestisce la “cosa pubblica”, a livello amministrativo ed ecclesiastico. «Ogni avvicendamento di responsabili della “cosa pubblica” (pubblici amministratori) o di comunità ecclesiali (parroci o legali rappresentanti di enti o servizi ecclesiastici) genera domande e reazioni in tutta la collettività».
Quaresima 2022
La Quaresima è, quindi, non solo tempo di riconciliazione, ma anche di cambiamento personale e comunitario. «Non possiamo restare ciechi e sordi davanti a quanto sta accadendo in Ucraina. Mi auguro – continua il messaggio per la Quaresima 2022 – pertanto che, con l’aiuto degli uffici pastorali diocesani, possiamo presto proporre e attuare iniziative di fraterna solidarietà per i profughi in fuga dall’odio e dalla guerra».
Il messaggio dell’Arcivescovo si conclude poi con un invito alle comunità parrocchiali e ai Consigli per gli Affari Economici delle Parrocchie a sostegno dell’attuale emergenza. «È urgente – conclude Monsignor Accolla – fare rete di bene. Con il santo Padre, Papa Francesco, direi: “Non stanchiamoci di fare il bene; nella carità operosa verso il prossimo”».
Il messaggio completo a questo link.
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