Che domanda retorica: fa davvero molto molto caldo, e neanche quell’aria condizionata, tanto biasimata da Mario Draghi, riesce a consolare le nostre schiene sudate da ufficio. Secondo diversi siti specializzati in previsione meteo la situazione delle temperature peggiorerà nelle prossime ore.
Intanto, provando a placare l’atroce ed elevata temperatura con uno snack da frigo semi-sciolto, leggiamo il bollettino emanato ieri dal Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana che dice che le ondate di calore a Messina sono di livello 2: «Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio». La temperatura massima percepita sarà per la giornata di oggi e per domani, mercoledì 20 luglio pari a 35 °C.
«Il graduale aumento del geopotenziale, – dice anche la Protezione Civile – per effetto dello spostamento verso levante del promontorio attualmente centrato sulla Penisola iberica, sarà causa di un progressivo aumento delle temperature e locali fenomeni di instabilità atmosferica sui settori alpini».
Il caldo record
Alcuni parlano di caldo record, ma ogni estate a Messina sembra sempre la prima e la più calda. Secondo il Copernicus Climate Change Service, che si occupa di cambiamenti climatici per conto della Commissione Europea, il caldo eccezionale non sarebbe tuttavia inaspettato. «Gli eventi – scrivono – sono in linea con le prove presentate nell’ultimo rapporto di valutazione dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) secondo cui la frequenza e l’intensità delle ondate di calore sono aumentate. Questi cambiamenti sono attribuiti dall’IPCC al cambiamento climatico indotto dall’uomo e si prevede che continueranno in futuro poiché il clima continua a riscaldarsi a livello globale.
Credit: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
I primi segnali di un’ondata di caldo nella primavera boreale (marzo, aprile, maggio) 2022 nelle analisi del Copernicus Climate Change Service (C3S) sono arrivati nel bollettino sul clima di marzo, che mostra notevoli anomalie della temperatura in una vasta area dalla Cina all’Iran. Questa situazione è persistita con poca tregua per tutto aprile e i primi giorni di maggio per il Pakistan e l’India nord-occidentale. A maggio, il bollettino climatico C3S ha mostrato notevoli anomalie anche per l’Europa sudoccidentale e le parti meridionali del Nord America. Da menzionare anche il Corno d’Africa e i paesi limitrofi, dove maggio 2022 è stato il maggio più caldo nel record di dati di rianalisi ERA5 dell’ECMWF/C3S. Sono disponibili meno osservazioni della temperatura locale per questa regione, ma le condizioni di siccità persistenti sono ampiamente considerate le peggiori degli ultimi 40 anni, minacciando la sicurezza alimentare per milioni di persone».
La temperatura media globale, sempre secondo Copernicus, per giugno 2022 è stata di circa 32ºC superiore alla media del periodo 1991-2020, il che lo rende il terzo giugno più caldo mai registrato.
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