Nel caso in cui i candidati per i concorsi indetti dal Comune di Messina dovessero essere troppi, l’Amministrazione provvederà ad una prova pre-selettiva che si svolgerà da remoto. È quanto si legge nei bandi pubblicati nei giorni scorsi da Palazzo Zanca. Non è d’accordo il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni: «Spese troppo elevate per i candidati e rischio poca trasparenza».
Facciamo un passo indietro. Lo scorso 30 dicembre 2022 il Comune di Messina ha pubblicato i bandi per l’assunzione di 341 persone all’interno dell’Ente, con scadenza per la presentazione delle domande fissata al 16 gennaio 2023. Nei diversi bandi (che si possono consultare qua) è specificato che: «Qualora il numero delle domande presentate sia superiore a al quintuplo dei posti messi a concorso, l’Amministrazione, avvalendosi dell’ausilio di un’impresa specializzata in selezione del personale e procedure concorsuali pubbliche, procederà ad una preselezione che si svolgerà esclusivamente mediante l’utilizzo di strumenti informatici e piattaforme digitali da remoto garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche che assicurino la pubblicità della stessa e l’identificazione dei partecipanti, nonché la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità. La prova consisterà nella soluzione di test a risposta multipla sulle materie oggetto della selezione».
A contestare tale ipotesi è il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Libero Gioveni: «L’intenzione dell’Amministrazione di voler far effettuare le prove preselettive dei prossimi concorsi direttamente a domicilio è un’autentica assurdità» scrive in una nota. Perché? «I motivi – spiega – che mi spingono a prendere posizione rispetto a questa scelta sono soprattutto riconducibili sia alle evidenti difficoltà che avranno tutti i candidati ad allestire, anche a proprie spese, una sorta di postazione da “grande fratello”, sia ad una non proprio del tutto garantita trasparenza delle prove rispetto a delle altre espletate invece in presenza con controlli diretti sui candidati!».
In proposito, il consigliere comunale ricorda: «Un precedente era stato messo in atto da ATM con le ultime procedure concorsuali per l’assunzione di autisti, che però aveva creato non pochi problemi ai candidati che si erano dovuti organizzare con proprie telecamere collocate in più punti dell’ambiente, oltre che con attrezzatura per l’audio! Era stata un’autentica agonia per gli aspiranti autisti quella giornata, seppur quella scelta era stata giustificata dalle rigide restrizioni Covid vigenti in quel periodo. Ma adesso che queste restrizioni non sono più in essere, non riesco a comprendere questa scelta visto che per accogliere in sicurezza delle possibili migliaia di candidati la nostra città sarebbe certamente preparata disponendo di parecchie aree o siti che si potrebbero utilizzare per l’occasione (Palarescifina, capannoni area fieristica, Polo Papardo ecc.)».
Il consigliere Libero Gioveni chiede quindi all’Amministrazione di fare un passo indietro e, se dovessero esserci effettivamente delle prove pre-selettive, ad individuare dei luoghi in cui si possano svolgere in presenza.
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