Sostenere le micro e piccole imprese siciliane in questo momento di crisi economica causata dal coronavirus: è questo l’obiettivo del deputato ARS del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della commissione Lavoro Giovanni Di Caro che chiede al Governo Musumeci di autorizzare i Confidi (Consorzio di garanzia collettiva dei fidi) ad erogare credito diretto per le piccole imprese e liberi professioni.
È questa una delle proposte venute fuori dalla seduta della Commissione Lavoro dell’Assemblea Regionale Siciliana svoltasi per via telematica nella giornata di ieri cui hanno partecipato, per il M5S, oltre al deputato Giovanni Di Caro, i colleghi Roberta Schillaci, Nuccio Di Paola e Ketty Damante, insieme ai rappresentanti delle altre forze politiche.
Piccoli prestiti a micro e piccole imprese e liberi professionisti
Per le micro e piccole imprese, Di Caro sottolinea che: «I Confidi – spiega Di Caro – dispongono di risorse assegnate dalla Regione e possono riutilizzarle, a rotazione, per aiutare i soggetti che oggi soffrono duramente la crisi finanziaria dovuta alla pandemia, rischiando il fallimento. Un’iniezione immediata di liquidità, attraverso piccoli prestiti, consentirà la sopravvivenza a quelle aziende che costituiscono la gran parte del nostro tessuto produttivo. Una delibera del governo regionale in questa direzione darebbe un grande aiuto».
Il “nodo” della cassa integrazione in deroga
Ma un secondo “nodo” da sciogliere, per i deputati del Movimento 5 Stelle, è quello della cassa integrazione in deroga (Cig). I pentastellati in Commissione Lavoro all’Ars chiedono un’accelerazione delle procedure per l’erogazione del “foglio di cassa integrazione” e sottolineano la necessità di istituire una task force che si occupi di gestire in tempi rapidi le richieste dei lavoratori.
«Senza questo il “foglio di cassa integrazione” – sottolinea Di Caro – gli istituti di credito e le società finanziarie non possono procedere al blocco delle rate dei mutui. Raccolgo rassicurazioni, da parte dell’assessore Scavone, per velocizzare la procedura da parte del Dipartimento del Lavoro».
«Insistiamo – aggiunge il deputato Nuccio di Paola – nel chiedere tempi celeri nella gestione delle pratiche di cassa integrazione in deroga . Il problema viene continuamente sollevato anche dai consulenti del lavoro e dalle varie sigle sindacali. Ho dei dubbi sulla gestione in smart working, visto che la Regione non ha mai puntato veramente sul digitale. Il rischio è quello di allungare i tempi e non possiamo permettercelo”. I deputati hanno inoltre chiesto e ottenuto di bypassare l’informativa sindacale per guadagnare tempo prezioso nell’erogazione della Cig (Cassa integrazione guadagni) in deroga.
Sulla stessa lunghezza d’onda la deputata Roberta Schillaci: «È possibile snellire le procedure, ma l’amministrazione regionale è pronta a gestire questa epocale emergenza che vede coinvolti più di 50mila lavoratori? Chiediamo di istituire una task force adeguata e fissare tempi di 48 ore dalla presentazione domanda per evadere le richieste ed emettere i decreti. I tempi sono fondamentali in questo momento di emergenza economica e sociale».
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