Messina. È stata presentata ieri, mercoledì 22 novembre, a Palazzo Zanca, la Consulta comunale delle organizzazioni sociali, istituita per garantire il massimo grado di partecipazione cittadina alle scelte dell’Amministrazione nell’ambito dei servizi sociali in favore delle persone, della famiglia e della comunità.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, il Presidente della Consulta, Nicola Bonanno, ha illustrato l’ufficio di coordinamento, il programma e gli obiettivi della Consulta. L’organismo si riunirà in via ordinaria in assemblea generale almeno due volte l’anno ed è strutturato per gruppi di lavoro tematici. Tra le principali aree di intervento individuate figurano: prevenzione e reinserimento sociale (tossicodipendenza, alcolismo, ex detenuti, etc.); disabili; immigrati, extracomunitari, barboni; povertà; anziani; famiglia; diritti dell’infanzia.
«Si tratta di un organo importante di partecipazione dei cittadini – ha dichiarato l‘assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi – che ha individuato al suo interno coordinatori e aree tematiche scegliendo di presentarle oggi alla città. La Consulta Comunale delle Organizzazioni Sociali è un interlocutore indispensabile per il mio Assessorato, perché ha la capacità di portare avanti i bisogni e i disagi delle fasce più vulnerabili».
Tale organismo, così come previsto dal regolamento del Consiglio comunale che lo ha istituito, è composto da: Nicola Bonanno, nel ruolo di presidente; Claudio Aloisi, esperto comunale a titolo gratuito; Giuseppe Trovatello, funzionario comunale, nel ruolo di segretario; Cristina Cannistrà vicepresidente eletta dalle Organizzazioni aderenti; e dai coordinatori di area.
I coordinatori sono stati eletti durante l’assemblea generale dello scorso 6 novembre all’interno dei propri gruppi di lavoro e sono sei: Santo Santonocito (ANTEAS) per gli anziani; Antonino Morabito (SENZA BARRIERE) per i disabili; Maria Luisa Pino (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani) per famiglia, minori e giovani; Enza Tosi (Cittadinanza Attiva) per immigrati; Antonio Russo (Dal Sociale al Risveglio Cristiano) per povertà; e Francesco Conti (Faro centro di solidarietà) per le dipendenze.
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