Si torna a parlare della potatura degli alberi a Messina, accolta da reazioni contrastanti e spesso polemiche anche nei mesi scorsi. A puntare nuovamente i riflettori sul tema è Legambiente che, dopo aver interrogato il sindaco Cateno De Luca sugli interventi di sanificazione delle spiagge e disinfestazione della città, chiedono conto di alcune questioni rimaste in sospeso.
Il punto di partenza delle domande poste dalla presidente di Legambiente Messina, Cinzia Oliva, al Comune è una nota della Soprintendenza di Messina datata 19 marzo 2019 e riguardante l’abbattimento di alberi in aree vincolate. Secondo quanto riportato da Legambiente, nel documento l’Ente «disponeva “l’immediata sospensione di taglio alberi nelle aree vincolate” e sollecitava l’autorità giudiziaria a perseguire eventuali responsabilità penali (la nota è stata inviata per conoscenza alla Soprintendenza ed anche alla Procura della Repubblica)».
Su questo punto Legambiente – «pur consapevole dei rischi schianto e dell’errata messa a dimora di taluni esemplari arborei» – chiede se Palazzo Zanca si sia o meno adeguato alle prescrizioni della Soprintendenza. Inoltre, l’organizzazione aveva richiesto al Comune la documentazione relativa alla campagna di potatura/capitozzatura ed abbattimento di alberi in città. Tale richiesta però, specifica Cinzia Oliva, non ha mai avuto riscontro.
«Considerato che continuano i tagli di alberi sul territorio comunale – conclude Legambiente –, come attestano le segnalazioni sui social in merito ai tagli di ficus in via Torrente Trapani basso e di recente in piazza Juvara, si richiede nuovamente se il Comune si sia adeguato alle prescrizioni della Soprintendenza e/o se ha motivato secondo normativa le ragioni del proprio intervento».
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