I Radicali pongono sotto la lente di ingrandimento il sistema dei trasporti nello Stretto di Messina attraverso un dossier sul traghettamento tra Sicilia e Calabria. Il movimento politico si è rivolto al Ministro della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura per conoscere gli sviluppi di una serie di denunzie, presentate negli anni scorsi dai cittadini, riguardanti in particolare le vicende dell’approdo di Tremestieri.
“Risulta oscuro – spiegano i Radicali – come, ancora oggi, si continui a brancolare nel buio per quanto riguarda il funzionamento dell’approdo completato nel 2006 e per l’avvio dell’appalto del nuovo sistema portuale. Quello che invece non è oscuro è lo spreco di danaro pubblico per quanto riguarda i lavori, i progetti, le consulenze e i dragaggi avviati in oltre un decennio. Una montagna di danaro sperperato dalla dichiarazione dello “stato di emergenza” ad oggi”.
L’attuale amministrazione comunale – continua la nota – nonostante le pressanti sollecitazioni, non ha mai voluto ( o potuto ) promuovere una commissione d’inchiesta sulla intera vicenda e sulla convergenza di interessi che ruotano attorno. Sarebbe ora che su questa vicenda emergesse finalmente la verità,le responsabilità politiche,amministrative e tecniche. Di insabbiamenti e dichiarazioni epocali questa città è abbondantemente stufa”.
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