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Ponte sullo Stretto. Siracusano: «Non è un’opzione, ma l’unica scelta di buonsenso»

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A seguito delle dichiarazioni sul Ponte sullo Stretto del ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, sono arrivate le prime reazioni politiche. La deputata di Forza Italia Matilde Siracusano non ha apprezzato le parole di Giovannini sul Ponte, escluso dai progetti del Recovery Plan del governo. Un mese fa, dopo la formazione del governo Draghi, la Regione Siciliana aveva ripresentato a Palazzo Chigi, sperando in un responso diverso rispetto a dicembre, le proposte per la Sicilia. Il costo dell’opera secondo le stime della Regione ammontava a 4 miliardi di euro circa.

«Lasciare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina fuori dal Recovery Plan – spiega Siracusano – sarebbe un errore gravissimo, che andrebbe a colpire in modo drammatico il Mezzogiorno, condannandolo definitivamente ad un ritardo infrastrutturale incolmabile nei confronti del resto del Paese. Le risorse del Recovery servono per finanziare la costruzione di strade, autostrade e alta velocità? Benissimo, siamo d’accordo. Ma una parte di esse (per le opere a terra), insieme ai fondi strutturali europei, andrebbe impiegata in una grande opera di collegamento stabile tra Sicilia e Calabria».

La parlamentare forzista non è d’accordo con il dicastero di Villa Patrizi nemmeno sul metodo che l’ha portato a rimuovere il Ponte sullo Stretto dal Piano di Ripresa e Resilienza. «Ci sia una decisione collegiale, che coinvolga l’intero governo. Oltretutto gran parte dei parlamentari che compongono la maggioranza hanno appena costituito un intergruppo proprio per il Ponte sullo Stretto di Messina. E se è vero che questo esecutivo vuole ripristinare la centralità del rapporto con in Parlamento, questo è un dettaglio che non può essere trascurato né liquidato velocemente con una secca bocciatura» ha commentato Siracusano, riferendosi al nuovo intergruppo a sostegno del Ponte formato alla Camera da Lega, Forza Italia e Italia Viva.

Secondo la deputata messinese, la realizzazione del Ponte è fondamentale per lo sviluppo del Meridione. «Tra gli obiettivi dei prossimi anni – conclude – il premier Draghi ha annoverato la crescita, anche del Sud, e una vera transizione ecologica. Per raggiungere entrambi questi traguardi la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina non è un’opzione, è l’unica scelta di buon senso da fare, e anche subito».

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