La Regione Siciliana farà la sua parte nella realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. A dirlo è il presidente Renato Schifani, intervenuto ieri nel corso dell’incontro “Il Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria”, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia e dalla Fondazione Sicilia al Teatro Massimo di Palermo. «La soluzione individuata da Matteo Salvini – ha sottolineato – mi sembra molto efficace. Non ho mai trovato un ministro delle Infrastrutture così vicino».
Mentre si attendono i prossimi passi, dopo l’approvazione del Decreto Ponte da parte del Governo Meloni, la realizzazione dell’opera di collegamento tra Sicilia e Calabria continua ad essere uno degli argomenti principali all’ordine del giorno. Ed è stato oggetto, ieri, 27 marzo, di un incontro svoltosi a Palermo, cui ha preso parte anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: «Il mio governo – ha affermato – farà la propria parte sul piano economico e indicherà un componente nel consiglio di amministrazione come previsto dalla bozza di decreto che riattiva la società “Ponte sullo Stretto”. Speriamo che la pubblicazione arrivi già nei prossimi giorni per cominciare i lavori».
«La soluzione individuata da Matteo Salvini – prosegue il Presidente della Regione Siciliana – mi sembra molto efficace. Non ho mai trovato un Ministro delle Infrastrutture così vicino: è stato di parola e si è impegnato affrontando e risolvendo tutti i problemi in maniera corretta dal punto di vista giuridico. A cominciare dalla nuova vita che si sta riconoscendo a un contratto che fu cancellato dal governo Monti con conseguenze gravissime».
«La società che si occuperà della costruzione – aggiunge Schifani – sarà la stessa che si era aggiudicata l’appalto all’epoca e rinuncerà ai 700 milioni di euro di danni chiesti. Si ripartirà dal prezzo di aggiudicazione, adeguandolo all’andamento odierno. Il progetto, inoltre, sarà parzialmente rivisto per rispondere alle norme intervenute in questi anni in materia di sicurezza e tutela dell’ambiente».
Per il presidente Schifani, la realizzazione del Ponte dovrà fare da stimolo al miglioramento dell’assetto viario e ferroviario della Sicilia e della Calabria: «Apriremo un grande fronte su questo tema – conclude – mantenendo serrato il confronto con Anas e Rfi. Chiederemo un cronoprogramma sui lavori nell’Isola e vigileremo sul rispetto dei tempi. Certo, se dovessi fare oggi un’indagine sullo stato dei lavori pubblici in Sicilia scoprirei probabilmente che più dell’80% è bloccato per ragioni amministrative. È evidente che ci sono cose che non funzionano, ma mi sto muovendo anche nei confronti di una certa burocrazia paralizzante».
Secondo il Ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, i lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto dovrebbero iniziare già nell’estate 2024. L’opera dovrebbe poi essere pronta in cinque anni.
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Con quali soldi? Con quelli che non abbiamo?