La China Communications Construction Company (CCCC), terza società di costruzioni del mondo, è «molto interessata» al Ponte sullo Stretto di Messina. È quanto si legge in un’intervista rilasciata al Sole24Ore dal deputy general manager Pei Minshan. La notizia non è sfuggita al Comitato Ponte Subito, che ha commentato: «Un’eccezionale conferma della bontà del progetto di unire Calabria e Sicilia».
Oggi, sul Sole24Ore, la giornalista Rita Fatiguso intervista il deputy general manager della CCCC, Pei Minshan, e, come prima cosa, chiede quale potrebbe essere il ruolo dell’Italia nei piani dell’Azienda ora che si è tornati attivamente a lavorare per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. L’ingegnere, specializzato nel settore, ha risposto che la Società «è sicuramente molto interessata all’implementazione del progetto» e che sperano di poter usare la propria tecnologia «già collaudata nella costruzione di altri due ponti simili per contribuire a promuovere lo sviluppo economico e l’integrazione nel Sud e nel Nord dell’Italia». Qui l’intervista completa.
Il Comitato Ponte Subito coglie la palla al balzo e commenta l’intervista: «Dalla Spagna alla Cina – scrive in una nota –, in tutto il mondo c’è entusiasmo per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina che si conferma una grande sfida tecnologica internazionale che coinvolge l’intera umanità».
«Le parole utilizzate da Minshan – aggiunge il Comitato – sono un’eccezionale conferma della bontà del progetto di unire Calabria e Sicilia. Minshan, infatti, ha evidenziato come il progetto a campata unica è “adeguato ai più recenti standard tecnologici, di sicurezza e ambientali” e ha aggiunto l’intenzione “di poter utilizzare la nostra tecnologia già collaudata nella costruzione di altri due ponti simili per contribuire a promuovere lo sviluppo economico e l’integrazione nel Sud e nel Nord dell’Italia”. Nei giorni scorsi altri simili apprezzamenti erano arrivati dalla Spagna, dove il colosso Sacyr è coinvolto nel progetto dello Stretto in quanto detiene il 18,7% del consorzio che si era aggiudicata la realizzazione della grande opera prima che venisse bloccata dal governo Monti. L’approvazione del decreto legge con la firma del Presidente della Repubblica Mattarella e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha definitivamente rilanciato la realizzazione del Ponte, mettendo a tacere una volta per tutte gli scettici e gli speculatori contrari. Avanti così!».
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