Si svolgerà venerdì 26 luglio il corteo organizzato dalla Rete No Ponte contro la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e tutte le opere pubbliche e infrastrutture definite «inutili». In vista della manifestazione, oggi pomeriggio alle ore 18:00, presso la sede della Fondazione Horcynus Orca si terrà un’assemblea pubblica al fine di mettere a confronto i vari punti di vista dei cittadini.
Il Ponte sullo Stretto di Messina, da anni protagonista di accesi dibattiti, soprattutto nel mondo politico, pare non fosse più una priorità per il Governo: lo scorso giungo infatti, il “si” della Camera dei Deputati allo Sblocca Cantieri aveva messo nel cassetto la possibilità della sua realizzazione. Decisione che non è stata accolta bene a tutti. L’esponente di Forza Italia, Matilde Siracusano per esempio, si è schierata contro la scelta del Governo che ha definito «scellerata».
L’assemblea di oggi e la manifestazione del 26 luglio intendono portare alla luce i danni ambientali che comporterebbe la costruzione della struttura di collegamento tra Messina e Reggio Calabria e concentrare l’attenzione sui reali bisogni del territorio.
«Lo Stretto di Messina il più bello dei nostri paesaggi e la maggiore delle nostre risorse, è nuovamente a rischio – scrivono gli organizzatori del corteo No Ponte. Una classe politica disperata e disperante, incapace di soddisfare anche i più essenziali dei bisogni e fornire i servizi primari alla popolazione, sta provando a riavviare l’iter del Ponte sullo Stretto, opera per la quale sono stati spesi centinaia di milioni di euro (312 quelli certificati nei bilanci della Società Stretto di Messina S.p.a.) senza che gli abitanti dei luoghi interessati dall’opera ne abbiano ricevuto alcun vantaggio».
Da qui la volontà di proporre un progetto alternativo. «Per noi, il territorio non è un intralcio, ma uno spazio da vivere, attraversare, di cui godere – si legge sui social. Noi pensiamo ad un grande progetto di sostenibilità. Noi pensiamo ad un territorio che possa ancora essere visitato, non devastato da un turismo mordi e fuggi che mortifica la bellezza dei nostri luoghi e che ci lascia più poveri di prima. Noi pensiamo ad una agricoltura responsabile e difesa dall’aggressività delle multinazionali. Noi pensiamo ad un grande progetto di bonifica dei nostri territori».
Il corteo di venerdì avrà inizio alle ore 18.00 nella via Circuito (ex Camping dello Stretto) e proseguirà fino alle ore 21.00.
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