Pista ciclabile del centro, Gioveni: “E’ inutile, va eliminata”

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Il consigliere comunale Libero Gioveni, dopo aver chiesto formalmente nei mesi scorsi in Commissione Viabilità all’assessore alla mobilità urbana Cacciola di valutare la possibilità di eliminare la pista ciclabile urbana realizzata nel corso Cavour, in via Cesare Battisti e in via Garibaldi, adesso ne sollecita definitivamente la rimozione.

“Fatta eccezione per quella certamente utile presente sulla riviera nord che assume anche una funzione ludica, Gioveni giudica assai deludenti le aspettative che si erano inizialmente avute per quella urbana realizzata 2 anni fa al centro, quasi mai utilizzata dai cittadini che per altro la ritengono assai pericolosa. Tra l’altro – ammette il consigliere – l’anarchia e l’inciviltà che regnano incontraste nelle nostre strade rendono tutta la situazione viaria (ivi compresa quella afferente al percorso ciclabile) davvero ingestibile. Un esempio su tutti – rimarca l’esponente Udc – è quello rappresentato dalla caotica via Cesare Battisti nel tratto compreso fra la via Cannizzaro e la via Garibaldi, dove a causa della perenne doppia fila sul lato destro della carreggiata che mal si coniuga certamente con gli spazi già sottratti al transito delle autovetture dalle previste corsie degli autobus e delle biciclette, si è praticamente trasformata in una strada ad un’unica corsia (per altro assai ristretta), con le conseguenti file chilometriche di autovetture che si creano in tutto il tratto in questione”.

“Se bisogna mantenerla, quindi – continua Gioveni – si rende assolutamente necessario garantire per almeno 12 ore giornaliere un presidio fisso di vigili urbani solo in questo tratto (e i 23 neo assunti farebbero certamente al caso se fossero stati assunti a tempo indeterminato), diversamente è assolutamente inutile perseverare. Se poi a tutto questo si aggiunge oltre ai potenziali pericoli che incombono per i ciclisti che transitano senza alcuna protezione proprio a ridosso della corsia dei bus (le norme in questo senso forse si sono rivelate un po’ troppo elastiche), anche il fatto che il nostro tessuto urbano probabilmente non si presti tanto rispetto ad altri a questo genere di esperimenti, ritengo si debba prendere atto di un fallimento e fare un passo indietro”.

“Insomma – conclude Gioveni – l’Amministrazione in tema di viabilità, dopo la bocciatura del piano anti-sosta selvaggia da parte della Cassazione sull’utilizzo degli ausiliari del traffico, farebbe bene anche ad apportare alcune modifiche sostanziali che, a questo punto, AUSPICO vengano previste nel nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) visto che il relativo servizio di aggiornamento Palazzo Zanca lo ha appaltato a tecnici esterni impegnando ben 200.000 euro,  che, di questi tempi, non sono di certo caramelle”.

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