Foto dell'ospedale Piemonte

“Piemonte”, Grasso: “Piena operatività anche nei mesi estivi” Gullo chiede invio ispettori

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In merito alla situazione dell’Irccs-Piemonte, il deputato regionale Bernadette Grasso, di Forza Italia, ha inoltrato un comunicato per condividere la sua preoccupazione per la mancanza di certezze economiche.

Ho scritto all’assessore regionale alla Sanità, Baldassarre Gucciardi, evidenziando la precarietà del sistema ospedaliero messinese, con particolare riferimento all’ospedale Piemonte, dove in seguito alla nota del direttore generale dell’Azienda Papardo, relativa alla rimodulazione dell’attività di degenza del Piemonte, è sospeso il funzionamento del pronto soccorso della struttura, per permettere la riduzione dei posti letto e dei costi per il periodo estivo, scelta scellerata che mette a serio rischio la salute e l’incolumità dei pazienti. Sia pertanto ristabilita la piena operatività dell’attività assistenziale del Piemonte, garantita dalla legge regionale 24 del 2015, senza perdere altro tempo. L’assessore intervenga personalmente per sanare una situazione che penalizza oltremodo gli utenti”, lo dichiara l’onorevole Bernardette Grasso di Forza Italia.

La Regione garantisca gli standard minimi di efficienza del sistema sanitario del territorio messinese – prosegue Grasso –. Si faccia altresì chiarezza sui decreti di accorpamento, ad oggi non ancora pubblicati. Servono da subito certezze utili a portare oltre la palude la sanità della nostra città”.

Sulla questione interviene anche il deputato Forza Italia Mariella Gullo. “Nonostante sia stata approvata la legge regionale che prevede l’accorpamento del Piemonte all’IRCCS-Neurolesi, sebbene siano stati prodotti i pareri da parte dei Ministeri della Salute e dell’Economia e Finanze, ancora oggi l’ospedale Piemonte rischia di chiudere con conseguenze drammatiche per la cittadinanza messinese. A questo punto l’unico responsabile di tale teatro dell’assurdo non può che essere il governatore Rosario Crocetta, il quale evidentemente non ha alcun interesse a risolvere la questione. E’ una situazione paradossale considerato che c’è il rischio che il Pronto soccorso possa chiudere nonostante il Piemonte abbia tutte le carte in regolare per continuare a svolgere la sua funzione fondamentale attraverso la fusione con l’IRCCS-Neurolesi. Per questo motivo chiederò formalmente al ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, di inviare gli ispettori per indagare sulle cause che bloccano il processo di fusione previsto da una legge regionale e avallato dallo stesso Ministero”.

 

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