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Piemonte all’Asp. Minasi: “I politici non rimangano a braccia conserte”

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Il futuro dell’ospedale Piemonte non smette di far discutere. La scorsa settimana, i consiglieri comunali Udc, Gioveni, Rizzo, Mondello, Perrone, David e Consolo hanno sottoscritto la proposta di far “transitare” il nosocomio di viale Europa all’Asp di Messina.

Oggi, in merito alle proposte formulate dall’Udc, il presidente del Comitato Salvare l’Ospedale Piemonte, Marcello Minasi, sottolinea come “sia importante che le forze politiche non assistano inermi allo smantellamento del presidio di viale Europa. L’iniziativa di Libero Gioveni e del suo gruppo dovrebbe essere supportata dai loro rappresentanti all’Ars”.

“L’Udc – ricorda Minasi – conta sul presidente dell’Assemblea Regionale, il messinese Giovanni Ardizzone e su ben due assessori nella giunta Crocetta. La posizione è dunque autorevole”.

“Si parla di un tavolo tecnico esistente – prosegue −, ma ricordiamo che esso è costituito dalla rappresentanza delle due aziende Papardo-Piemonte e Irccs Neurolesi; è, quindi, monco di altre realtà che potrebbero dare un importantissimo apporto”.

“Fronteggiare la spendig review è un compito arduo, ce ne rendiamo conto – sottolinea il presidente – abbiamo, quindi, l’esigenza di avere veri addetti ai lavori come interlocutori, che abbiano a cuore unicamente il punto più importante della vicenda: la salute dei cittadini messinesi”.

“A questo proposito – propone Minasi – si invitano le forze politiche a continuare a partecipare al tavolo tecnico aperto all’indomani della presentazione del disegno di legge. Un tavolo tecnico-politico con la presenza della stampa senza pubblico in maniera tale da non lasciare spazio a retoriche e proteste, ma a risolvere i problemi mettendoli a confronto con i diretti interessati e cioè la deputazione messinese, i direttori generali, le forze sociali e soprattutto il governo regionale”.

“Ribadiamo l’importanza strategica dell’Ospedale Piemonte – sottolinea il rappresentante del Comitato – e l’esigenza che venga mantenuto come Dea di primo livello e cioè con le specialistiche che in atto sono presenti”.

“Non può che trovarci d’accordo una gestione diretta dell’Asp 5 cosi come una integrazione con l’Irccs Neurolesi a condizione che – conclude Minasi – continui ad essere un Ospedale con le specialistiche non consultive ma presenti con posti letto che possano dare immediata risposta alle innumerevoli richieste di emergenza urgenza che continuano a giungere presso il Mcau, cioè il Pronto soccorso, dell’Ospedale Piemonte”.

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