Tutto è nelle mani del Dipartimento Lavori Pubblici, che, a breve, è questione di giorni, procederà all’affidamento dei lavori per la riqualificazione definitiva di Piazza Cairoli. Gli interventi, per un importo di circa 340mila euro, comprenderanno la rimozione dell’ultima parte di parquet, eliminato quasi del tutto nel corso dei lavori pre-natalizi, e la sua sostituzione con pavimentazione lapidea, la manutenzione delle pensiline arrugginite e l’ammodernamento di tombini, griglie e caditoie. Dal momento della consegna alla ditta aggiudicataria, i lavori, a meno di ulteriori intoppi, dovrebbero concludersi nello spazio di due, al massimo tre mesi.
E in effetti quella del restyling di Piazza Cairoli, è una storia fatta di continui rinvii. Gli interventi sarebbero dovuti partire prima di Natale. Poi lo stop, deciso a seguito delle proteste dei commercianti della zona, che si opponevano alla presenza di ruspe ed operai proprio sotto le feste. Quindi la proposta delle associazioni di categoria di raccogliere fondi per creare un allestimento natalizio, giusto per ridare, almeno temporaneamente, dignità allo spazio e creare l’atmosfera, con l’impegno dell’Amministrazione a far partire gli interventi dopo le festività.
Ma ancora niente. Di cantieri, ruspe ed operai nemmeno l’ombra. Natale è passato da un pezzo e nei supermercati ci sono già colombe e uova di Pasqua. Non solo. Nel frattempo il bellissimo prato inglese collocato nella piazza a fare da cornice al villaggio natalizio allestito per le feste, è solo un ricordo. Al suo posto una brutta copia sbiadita, gialla e appassita.
Per la verità, a far slittare tutto hanno contribuito anche i tempi tecnici necessari all’accordo tra l’Amministrazione ed alcuni commercianti, che hanno deciso di “adottare” il prato per prendersene cura. Una sorta di baratto amministrativo: tu (commerciante) curi lo spazio a spese tue, e io (Comune di Messina) ti faccio lo sconto su Tari, occupazione suolo, diritti di affissione ed altri tributi. L’investimento da parte degli imprenditori sarà di circa 20mila euro, mentre il Comune dovrà occuparsi dell’impianto di irrigazione. A proposito, resta ancora da vedere se l’ex prato verde, oggi giallo proprio a causa della mancata annaffiatura, potrà essere recuperato oppure se sarà necessario sostituirlo.
L’ operazione “baratto” farà risparmiare alle casse di Palazzo Zanca ben 49mila euro, che saranno reinvestiti nella riqualificazione, quella definitiva, della piazza.
Marika Micalizzi
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